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Israele |
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Vangeli bruciati in
piazza in Israele
Nella cittadina di
Or Yehuda, in Israele, il vice-sindaco ha
mandato gli allievi di una yeshiva a
sequestrare nelle case Vangeli e testi di
propaganda del gruppo Ebrei messianici, un
piccolo gruppo ebraico, in tutto il paese
meno di diecimila persone, che crede in Gesù
Cristo e che è caratterizzato da un vivace
proselitismo. Dopo il sequestro, i libri
"sacrileghi" sono stati radunati in piazza e
dati pubblicamente alle fiamme. La notizia,
rivelata dal quotidiano Maariv, ha creato
emozione nel Paese. Ma anche tra chi ha
condannato il rogo, si sono levate voci che
chiedono di metter fine alla propaganda
cristiana. Ma perchè preoccuparsi, in un
paese libero e democratico come Israele, di
un po' di propaganda, a fin di qualche
conversione? Ma la cosa più grave è stata la
modalità del fatto. Provate a pensare che
qualcuno bussi alla vostra porta, chieda di
vedere se avete in casa "libri sacrileghi",
e poi li sequestri per darli alle fiamme.
Cose del genere sono accadute solo sotto i
nazisti e nell'Iran dei Guardiani della
Rivoluzione. Nessuno di quei ragazzi, e
certo non il vice-sindaco che li ha
istigati, ha probabilmente mai sentito
parlare di Heinrich Heine, il grande poeta
ebreo tedesco, che diceva: "Si comincia con
il bruciare i libri, si finisce con il rogo
delle persone". O forse, anche se lo hanno
sentito, per loro è soltanto un ebreo
"convertito". Anna Foa, storica
>la
versione corretta dell'accaduto: leggi
Deborah Fait
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[Fonte:
UCEI 22 maggio 2008]
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Torino |
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Donne israeliane e
palestinesi insieme per la pace. “L’impegno delle donne è
essenziale per costruire la pace e dar vita
ad un processo di riconciliazione tra
israeliani e palestinesi”. Con questa
convinzione, Colette Avital, vice presidente
della Knesset, responsabile internazionale
del partito laburista e presidente di Psipas,
coalizione formata da organizzazioni di
donne israeliane e Salwa Hedeib, vice
ministro per le Pari Opportunità dell’Anp,
coordinatrice di The Jerusalem Center for
women, parteciperanno il 22 maggio, a Torino
alla conferenza “Israeliane e Palestinesi:
superare l’odio, costruire la pace”.
L’iniziativa fa parte del progetto “Percorsi
mediterranei in Piemonte 2008” e si
inserisce in un seminario tra 16 giovani
donne israeliane e palestinesi, che si
svolgerà dal 21 al 25 maggio nel capoluogo
piemontese su iniziativa, tra gli altri, del
Centro italiano per la pace in Medio
Oriente, Cipmo, con l’Istituto di studi
storici Gaetano Salvemini e la Compagnia di
San Paolo. “Le diplomazie da sole non
riescono a risolvere il conflitto
israelo-palestinese – afferma il Cipmo – è
necessario coinvolgere le due società civili
per creare ponti di dialogo. Le donne, in
particolare, aggiungono la volontà di
garantire un futuro ai loro figli e
famiglie. Esse possono ridurre le tensioni,
formare un’opinione pubblica critica ed
educare le nuove generazioni. Il loro
impegno è essenziale per costruire la pace”.
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[Fonte:
SIR 19 maggio 2008]
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Torino |
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Israele Paese
Ospite 2008
La letteratura israeliana si è
conquistata uno spazio sempre più vasto nel
favore dei lettori europei, e in particolare
italiani, per la sua capacità di coniugare
il senso delle radici con una speciale
attenzione per «l’altro», affrontando con
coraggio i conflitti e le contraddizioni che
lacerano le società contemporanee e che si
riflettono esasperate nel microcosmo
medio-orientale.
Verranno a Torino scrittori che appartengono
a generazioni diverse: dal «decano» Aharon
Appelfeld (di cui Guanda sta pubblicando
l’opera omnia) e che terrà la prolusione
inaugurale la sera di mercoledì 7 maggio, a
un altro grande personaggio che incarna le
ragioni del confronto multiculturale quale
l’irakeno Sami Michael, rifugiato in Israele
nel 1949, che ha imparato l’ebraico come una
lingua straniera e ha pubblicato nel 1974 il
suo primo romanzo, dal titolo significativo:
Gli uomini sono uguali, ma alcuni lo sono di
più. Con loro Zvi Yanai, la cui parabola
esistenziale è molto simile a quella di
Appelfeld (l’ebraismo come lenta conquista
che sostituisce l’identità europea
d’origine). Molto attesa giovedì 8 la
partecipazione di Abraham B. Yehoshua con il
suo nuovo romanzo Fuoco amico. ...continua
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[Fonte:
Fiera Libro 5 maggio 2008]
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Bologna |
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mercoledì 14 maggio,
ore 18.00
60° Stato di Israele
Inaugurazione della
mostra
Robert Capa
fotografie da Israele 1948-1950
14 maggio - 20 luglio
In collaborazione
Magnum Photos e Contrasto
Inaugura mercoledì 14
maggio 2008, alle ore 18.00, la mostra
di Robert Capa fotografie di Israele
1948-1950. La mostra vuole ripercorrere,
attraverso 46 immagini di uno dei più
grandi e fomosi reporter di guerra del
secolo scorso, Robert Capa (1913-1954),
il momento della nascita dello Stato
d’Israele, nella ricorrenza del suo 60°
anniversario. Il 14 maggio 1948,
Robert Capa è a Tel Aviv per documentare
questo straordinario evento storico:
fotografa la cerimonia di dichiarazione
dello Stato, riprende il discorso del
Primo Ministro, la prima sessione di
gabinetto d'Israele, la folla vivace
accalcata lungo le strade, ma anche
l'inizio della guerra fra Israele e
alcuni stati arabi limitrofi....continua
ore 18.00
saluti alle autorità e alla cittadinanza
Emilio Campos
Presidente del Museo Ebraico di Bologna
ore 18.30
presentazione della mostra
Franco Bonilauri
Direttore del Museo Ebraico di Bologna
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[Fonte: Museo
ebraico di Bologna, maggio 2008]
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3415 - visitatori
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