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Tel
Aviv
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Basta
un goal e arabi e israeliani diventano un unico
coro di gioia. È
successo allo stadio di Tel Aviv, quando un
calciatore arabo della nazionale israeliana ha
portato la squadra alle qualificazioni mondiali.
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C’era una volta un arabo
osannato da centinaia di israeliani. Potrebbe
sembrare una favola e invece è realtà grazie
al potere unificante dello sport, in particolare
del calcio. I tifosi israeliani hanno infatti da
oggi un nuovo eroe: è il calciatore arabo Abbas
Suan che al novantesimo minuto allo stadio di
Ramat Gan, a Tel Aviv, ha permesso alla
Nazionale di calcio israeliana di concludere con
un onorevole 1-1 l'incontro con la Nazionale
irlandese valido per le qualificazioni mondiali.
Suan domina su tutte le prime pagine degli
inserti sportivi dei quotidiani del Paese. Il
giornale “Maariv” non esita a definire il
calciatore, di religione musulmana, “Eroe di
Israele”. Suan, che gioca nel Sakhnin, la sola
squadra di calcio araba presente nella serie A,
era stato oggetto appena poche settimane fa di
una serie di epiteti razzisti che tifosi del
Betar-Jerusalem gli avevano rivolto nel corso di
una partita tra le due squadre e poi anche
durante un'amichevole tra Israele e Croazia. “Voglio
aprire una nuova pagina perché nella Nazionale
io gioco per tutti gli israeliani, arabi ed
ebrei” ha detto il calciatore.
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[Fonte: Radio Vaticana del 28 marzo 2005]
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Bologna
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«Tappare
le bocche di ebrei e arabi che vogliono la
pace» - Una
notizia dalla newsletter "Per Israele"
Angelica
Calò , del Kibbutz Sasa, e Samar, palestinese,
amica di Angelica, con la quale condivide
progetti in Israele e nei Territori dell’ANP,
dovevano tenere il 9 marzo 2005 una conferenza
all'Università di Bologna, intitolata
"Sotto lo stesso cielo, l'impossibile
convivenza?" e incentrata sulla convivenza
quotidiana tra arabi ed ebrei in Israele.
All'ultimo momento, però, gli organizzatori
hanno preferito non farne nulla " dopo la
forte contestazione avuta dall'ambasciatore
israeliano all'università di Firenze", ha
scritto ad Angelica Calò uno di essi "ci
è stato consigliato di annullare l'incontro
visto anche la situazione nella nostra
facoltà".
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Ecco il commento di Angelica e Samar: Bene,
come vedete chi vuole la pace infonde paura,
cosi viene usato un altro tipo di violenza: si
tappano le bocche.
Per me e per Samar non cambia nulla: noi
parleremo a Fidenza, a Piacenza, a Reggio e al
Pitigliani... è un peccato per gli studenti di
Bologna che imparano a tacere davanti ai
prepotenti.
Chissà
se anche a proposito di questo episodio qualcuno
parlerà di "legittimo dissenso"...
Ma il sindaco di Bologna che ne pensa ? e se ne
pensa qualcosa perché non ne parla ?
>v.
altri documenti sul sito
>Angelica
e Samar: premio per la pace
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[Fonte: Informazionecorretta marzo 2005]
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Roma
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“La
diplomazia del cuore e delle gambe” per
raggiungere la pace in Terra Santa
Per rilanciare la pace in Terra Santa, il 14
aprile avrà luogo una Maratona-Pellegrinaggio
da Betlemme a Gerusalemme alla quale
parteciperanno palestinesi, israeliani e
pellegrini di tutto il mondo.
L’evento, giunto alla seconda edizione, è
stato presentato questa mattina a Roma durante
una conferenza stampa promossa dall’Opera
Romana Pellegrinaggi (ORP), alla quale hanno partecipato,
tra gli altri, monsignor Liberio Andreatta,
Presidente dell’ORP, il cardinale Pio Laghi,
Prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione
Cattolica, il Presidente del CONI, Gianni
Petrucci, ed il Presidente del Centro Sportivo,
Italiano Edio Costantini....continua
>Solidarietà
della Chiesa per la Terra Santa
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[Fonte: Zenit.org del 23 marzo 2005]
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Gerusalemme
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Pasqua
in terra Santa: intervista al Custode
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Pasqua in Terra Santa: culti,
riti, lingue e liturgie tanto diverse trovano in
questi Luoghi la loro compiutezza.
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Ne è
convinto il Custode di Terra Santa, padre
Pierbattista Pizzaballa, che in un’intervista
al Sir racconta come la prossima solennità
della Resurrezione di Cristo sarà vissuta nei
luoghi che hanno visto Gesù Cristo vivente e
operante.....continua
>Intervista del 27 marzo a
Radio Vaticana
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[Fonte: SIR 18 marzo 2005]
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Città
del Vaticano
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Appello
delle Chiese orientali per i Cristiani in Terra
Santa
Nell’imminenza delle
celebrazioni pasquali, il pensiero di tutta la
Chiesa va a Gerusalemme e agli altri luoghi
della Terra Santa che sono stati testimoni della
redenzione cristiana. E torna il ricordo di
preghiera e di solidarietà per la comunità
ecclesiale chiamata anche ad annunciare oggi
Cristo crocifisso e risorto in una regione che
da lungo tempo attende il dono urgente della
pace. A tale scopo, ogni anno la Congregazione
per le Chiese orientali rivolge un
appello alla cristianità perché aiuti
fattivamente le comunità cristiane di Terra
Santa. Ma sul significato di questo appello
ascoltiamo il cardinale prefetto del dicastero,
Sua Beatitudine Ignace Moussa I Daoud....continua
>v.
anche Appello dei vescovi di Friburgo
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[Fonte: Radio Vaticana del 22 marzo 2005]
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Gerusalemme
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Anche Tauran per il Museo dell'Olocausto
Il cardinale Jean Louis Tauran, già Ministro degli Esteri del Vaticano, rappresenterà il Papa
oggi a Gerusalemme, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Museo di Storia dell'Olocausto che
ha sede all'interno dello Yad Vashem, il
memoriale visitato dal Papa nello storico viaggio in
Terra Santa dell'aprile 2000. Quel viaggio fu reso possibile proprio da un lungo lavoro di
tessitura diplomatica dell'allora arcivescovo Tauran, oggi Cardinale Bibliotecario della Chiesa
Cattolica. Lo ha comunicato ieri alla stampa internazionale Joaquin Navarro Valls, direttore della
Sala Stampa Vaticana. Il nuovo allestimento del memoriale di Yad Vashem sarà inaugurato oggi alla
presenza di 30 capi di Stato e di governo.
>cronaca e notizie
>Il cardinal Tauran, ci dice al
ritorno:
>Il cardinal Tauran: "Un avvertimento
per il mondo"
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[Fonte: Avvenire del 15 marzo 2005]
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Gerusalemme
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Un
nuovo allestimento del museo sull'Olocausto fa
discutere anche Israele: la memoria può
includere altri eccidi?
Le pietre su cui si cammina sono quelle
originali della via Leszno. Ma anche i lampioni,
i binari del tram, i suoni che si ascoltano sono
gli stessi del ghetto di Varsavia. Come le
immagini e le parole del documentario nazista
sulla comunità ebraica. Sembra davvero di
esserci dentro. E invece siamo a Gerusalemme nel
nuovo museo di Yad Vashem, che dopo dieci anni
di lavori verrà inaugurato alla presenza di 30
capi di Stato e di governo martedì prossimo.
Non si tratta di un semplice ampliamento del
vecchio memoriale della Shoah, ma di un percorso
completamente nuovo. Costato 40 milioni di
dollari, si estende su una superficie di 4.200
metri quadri, quattro volte più grande cioè
dello spazio espositivo aperto 31 anni fa
destinato a chiudere i battenti dopo il 27
marzo, quando la nuova struttura aprirà le
porte al pubblico. È soprattutto l'idea di
fondo a colpire: il viaggio nella Shoah deve
essere un'esperienza anche sensoriale. Ospitato
in un gigantesco prisma integrato nel Monte
Hertzl, il nuovo percorso è fatto per portare
al massimo grado il coinvolgimento del
visitatore. Parte sperimentando la vita
quotidiana nel ghetto di Varsavia, ma a un certo
punto è costretto a dare le spalle a quel mondo
e a scendere nel cuore della montagna. Non
mancano ovviamente i dati di contesto, ma in
tutto il percorso il focus è sulle
testimonianze personali. ...continua
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[Fonte: Avvenire del 10 marzo 2005]
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New York
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Il rabbino Singer: «Preghiamo per lui»
Dal mondo ebraico un altro invito a pregare per la salute di Giovanni
Paolo II. L'ha pronunciato il rabbino Israel Singer, segretario generale del Congresso ebraico
mondiale, ad un incontro internazionale tra cattolici ed ebrei presso il «Museo della tradizione
ebraica» di New York. Aprendo la riunione Singer ha invitato i presenti a pregare «ciascuno
secondo la propria tradizione» perché Wojtyla possa guarire presto. In un comunicato gli
organizzatori hanno ricordato alcuni importanti gesti del Pontefice verso gli ebrei: dalla visita
alla Sinagoga di Roma nel 1986 (la prima mai effettuata da un Papa) al viaggio
in Terra Santa nel marzo 2000, con la
visita al Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem e la preghiera
al Muro del Pianto.
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[Fonte: Avvenire del 3 marzo 2005]
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Roma
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Il Papa riceve gli auguri dal
Rabbino di Gerusalemme e dal Presidente dell’Iran
- Nuove visite per lui all’ospedale Agostino
Gemelli
Anche il Rabbino Capo
di Israele e il Presidente dell’Iran hanno
recapitato i loro messaggi di auguri a Giovanni
Paolo II, attualmente ricoverato al Policlinico
Gemelli di Roma. Nella mattinata di questo
venerdì, l’Ambasciatore di Israele presso la
Santa Sede, Oded Ben-Hur, giunto all’ospedale
per incontrarsi con il Santo Padre, ha
dichiarato ai giornalisti lì presenti di essere
“venuto a portare, a nome del Rabbino Capo di
Israele, Shlomo Amar, una lettera con l'augurio
di pronta guarigione per il Papa,
nell'impossibilità di poterlo incontrare di
persona”....continua
>La visita del Rabbino capo di Roma
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[Fonte: Zenit.org del 4 marzo 2005]
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Roma
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Israeliani e palestinesi
insieme per iniziativa di «Semi di pace»
Il 2 marzo, alle 17,30, presso il Centro Pro
Unione a Roma, in via Santa Maria dell'Anima 30,
si tiene un incontro pubblico con un gruppo di
israeliani e palestinesi impegnati in diversi
progetti di solidarietà, educazione alla pace e
dialogo interreligioso. L'evento, che vedrà il
gruppo presente nella Capitale per tre giorni,
rientra tra le iniziative legate alla settima
edizione di «Semi di pace», una serie di
incontri in alcune città italiane promossi
dalla rivista «Confronti».
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[Fonte: Avvenire del 1 marzo 2005]
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Monreale
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Monreale fotografa l'ebraismo moderno
È stato un convegno importante. Sono la parole dell'arcivescovo di Monreale Cataldo Naro a
conclusione della giornata di studio su «Ebraismo moderno, antisemitismo e Chiesa cattolica»
tenutosi giovedì scorso nella suggestiva località di Poggio San Francesco. Importante
innanzitutto - ha aggiunto - perché ha affrontato il tema dell'antisemitismo che, a partire
dall'immediato secondo dopoguerra, è diventato cruciale per il cattolicesimo .....continua
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[Fonte: Avvenire del 1 marzo 2005]
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Roma |
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C.I.B.E.S.
(Centro Internazionale Bibbia e Storia)
Celebrazione S. Messa in ebraico 19 marzo 2005
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Seder seudat
ha Adon
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L'idea di celebrare l'eucaristia in
ebraico, almeno una volta al mese, è in fase di realizzazione nell'ambito del gruppo
che frequenta i corsi di Ebraico biblico promossi dal C.I.B.E.S. Il gruppo partecipa
alla Messa dal 16 ottobre 2004; la celebrazione di questo mese cade il giorno 19
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Viene utilizzato il testo (Seder
seudat ha Adon - Ordo Missae hebraice, che è stato pienamente vocalizzato), nato
dall'iniziativa di alcuni studenti dello Studium Bibilicum Franciscanum di
Gerusalemme. È una rielaborazione del rito della messa secondo il testo
attualmente in uso presso la comunità cristiana di lingua ebraica. |
P. Pizzaballa
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L'edizione è stata curata da p. Pierbattista
Pizzaballa (SBF), attuale Custode di Terra Santa, p. Massimo Pazzini (SBF) e p. Juan
Esquivias (PIB). Chi scrive ha avuto la gioia di utilizzarlo anche il mese scorso partecipando
all'Eucaristia con la Comunità cristiana di lingua ebraica a Gerusalemme, in Rahov HaRav Kook,
in un'atmosfera calda e avvolgente, che rendeva tangibile una Presenza....
La celebrazione romana, cadenzata per ora da ritmi mensili (ogni sabato che precede la terza
domenica del mese), è presieduta dal docente dei Corsi, Prof. Giovanni Odasso ed ha luogo
presso la cappella dell'Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore, Via XX Settembre, 65/bis -
Roma. (Per ulteriori informazioni: Angela Pak - tel. 068170961)
Per sapere di più sul CIBES
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[Fonte: LnR]
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