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Sbatti il mostro (Israele) in prima pagina, ossia la bufala dei libri
bruciati
Leggendo gli articoli dei media italiani sui supposti roghi di vangeli in
Israele la mia primissima reazione e' stata un forte mal di stomaco. Poi ho
guardato Maariv e la seconda reazione e' stata un rabbia cieca ma non sapevo
contro chi. Contro Maariv che a mio modo di vedere aveva fabbricato uno scoop su
niente? Contro gli accusati? Non sapevo proprio come calmarmi, sapevo che non
poteva essere vero ma sapevo anche che non aveva importanza, la smentita non
sarebbe stata letta da nessuno.
Non esiste che gli ebrei brucino i libri, non è mai successo nella storia.
Allora?
Allora questa mattina ho preso il telefono e ho chiamato l'ufficio del sindaco
di Or Yehuda, una cittadina vicino a Tel Aviv situata esattamente dove si
trovava la citta' biblica di Kfar Ono.
Mi ha risposto Yona , la segretaria , le ho spiegato la situazione e dopo 20
minuti ho ricevuto la telefonata del vice sindaco Uzi Aharon. È stata una
telefonata lunga e e molto chiarificatrice.
D. Shalom Uzi, vorrei spiegarle cosa sta succedendo in Italia a causa di questa
notizia diffusa da Maariv. Lei lo sa che tutto quello che succede in Israele
viene ampliato e deformato dai media. Lei lo sa che ogni cosa che noi diciamo o
facciamo viene vista subito in chiave antiisraeliana. Vorrei quindi che mi
dicesse cosa è successo.
R. Tutto e' stato esagerato ed è uscito di proporzione, adesso le spiego. Qui,
nella nostra città, noi siamo invasi da eserciti di missionari di tutte le
specie, cristiani protestanti, cristiani cattolici, ebrei di Gesù , messianici.
Sono tantissimi. Vanno di casa in casa, soprattutto dove ci sono ragazzi molto
giovani, li aspettano fuori di scuola, li sommergono di pubblicazioni, di
giornaletti, di libretti. Sono instancabili e pressanti.
Noi li abbiamo pregati più volte di lasciar perdere. per noi il proselitismo è
vietato, non cercheremmo mai di convertire all'ebraismo chi pratica un'altra
religione ma non possiamo tollerare che altri lo facciano con noi prendendo di
mira soprattutto i più deboli, i ragazzi, i più facili da convincere.
D. Si, ho sentito anche di persone che si sono ribellate a questa situazione
con una certa violenza.
R. Purtroppo si ma sono terribili, li fai uscire dalla porta e rientrano dalla
finestra. i loro figli vanno a scuola con i nostri e passano il loro tempo a
leggergli la vita di Gesù, la verità del Vangelo, gli parlano di miracoli.
D. mi dica allora cosa e' successo l'altra sera.
R. Me lo hanno spiegato i ragazzi perché io non ero presente. Lei sa che da
tutta la settimana si fanno i fuochi di Lag baOmer e i fuochi si
alimentano con la carta. Ai ragazzi sono venuti in mente tutti i giornaletti dei
missionari e sono andati dai loro amici a raccogliere carta, giornali, tra cui
anche quelli del "fattaccio", libricini, la maggior parte non sapeva nemmeno
cosa fossero, e li hanno usati per accendere i falò di Lag ba Omer prima
di aggiungervi tronchi di alberi, legni di tutti i generi, cartoni ecc.
D. Dunque tutto qui? Nessun disprezzo per i libri e pubblicazioni cristiane?
R. Assolutamente no, queste cose non fanno parte della nostra cultura e lei lo
sa. Lo dica.
Dunque, come supponevo il fatto, realmente accaduto, e' stato completamente
deformato e ingigantito facendo passare i ragazzi di Or Yehuda come dei mostri
intolleranti.
Maariv probabilmente lo ha fatto perché ai giornali israeliani, quasi tutti di
sinistra, non pare vero di dare addosso ai religiosi creando in Israele, dove la
gente vive e lascia vivere, dove nessuno ti chiede di che religione sei,
imbarazzo e rabbia, esattamente come era successo a me prima di avere delle
spiegazioni.
I giornali italiani hanno preso la palla al balzo per dipingere Israele come un
paese razzista contro le altre fedi e tutti hanno scritto quasi le stesse cose,
scopiazzando gli uni dagli altri.
Israele fa sempre notizia, in Cina decine di migliaia di morti, in Birmania
decine di migliaia di morti, a Gaza gettano bombe contro i negozi e le case dei
cristiani ma i media italiani trovano il tempo per scrivere che in Israele "si
bruciano i libri dei cristiani" con la solita analogia , soffiata quasi senza
volere....come facevano i nazisti..., viene citato Heine...si parla addirittura
di orrore.
Come sempre, e ho detto anche questo al vicesindaco, siamo noi i principali
accusatori di noi stessi. Sempre pronti a chiedere scusa prima ancora di sapere,
sempre pronti a condannarci da soli, sempre pronti a prenderci a scudisciate per
cose non fatte. Quando le cose vengono chiarite e smentite e' troppo tardi
perché togliere dalla testa della gente le accuse a Israele e' praticamente
impossibile.
Scrivono di giornaletti bruciati ma c'è il silenzio stampa sulla morte taroccata
di Mohamed al Durra, l'icona della sinistra mondiale, in nome della quale
Israele è stato maledetto. Ha vinto il processo Philippe Karsenty, il
giornalista che aveva denunciato France 2 e il suo reporter per aver manipolato
il video.
Mohamed al Durra non è stato ucciso dagli israeliani, è stato colpito dai
palestinesi e forse e' persino sopravvissuto ma per mesi, per anni, siamo stati
messi in croce, insultati, accusati di ammazzare i bambini, demonizzati.
I media adesso tacciono, hanno trovato altri mostri israeliani da sbattere in
faccia alla gente pronta a odiare: i ragazzi ebrei che per fare la festa di Lag
baOmer hanno bruciato dei giornali tra i quali anche quelli di missionari
rompiscatole.
Terribile colpa.
Come sempre, come da copione, Israele deve discolparsi e spiegare. Che
stanchezza!
Bene, e' la serata di Lag ba Omer, vado a vedere i fuochi qui sotto casa
e porterò anch'io qualche giornale da bruciare. Tranquilli, non possiedo nessuna
pubblicazione messianica.
Deborah Fait
www.informazionecorretta.com
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