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International
Christian network |
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I vangeli sinottici sono
stati scritti in ebraico e tradotti in greco
Uscirà a Settembre, come allegato al nuovo
numero di Infoisrael
http://edipi.net/infoisrael/info.html, una "rivoluzionaria"
intervista al primo rabbino messianico
d'Italia.
Luca Rajna
ha affrontato col rav Caruso di
Fiorenzuola d'Arda alcune problematiche
riguardanti le Sacre Scritture da sempre
poco chiare o mai risolte anche per la
teologia evangelica. Ne é scaturita una
dimostrazione quanto mai netta e
inequivocabile dell'ebraicità di Gesù, del
Nuovo Testamento e dei tre vangeli
sinottici, che il rabbino spiega
essere stati scritti originariamente in
ebraico. Ecco un estratto
dell'intervista (per la pubblicazione
completa bisognerà attendere il rientro
dalle vacanze...). Luca Rajna:
Nel "Sermone del Monte" (Matitiahu, Matteo
6:19-34) il Messia espone un discorso
rabbinico utilizzando molti concetti che
si possono ritrovare anche nel Talmud. Gli
argomenti principali di Matitiahu 6:19-34
sono la provvidenza e la prosperità.
All'interno del discorso sembrerebbero
esserci però due versetti (6:22-23) che
senza alcun legame con il contesto fanno
riferimento all'occhio umano, che deve
essere "sano" e non "viziato". In alcune
traduzioni vengono addirittura riportati
come paragrafo a parte, a causa
dell'argomento diverso....continua
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[Fonte:
ICN-News 25 luglio 2007]
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Ricorrenze
ebraiche |
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Tishà be-Av
La Parashà di questa
settimana (iniziata il 21 luglio 2007, 6 di Av)
è quella di Dvarim. Introduce la
giornata del 9 di Av (Tishà Be-Av), che per la
sua severità ed austerità è il giorno che più
assomiglia a Kippùr. Quest'anno la ricorrenza
cadrà martedì 24 luglio 2007, con inizio al
tramonto del 23 luglio e la conclusione al
tramonto del 24.
Parashà speciale di Tishà
Be-Av:
Deuteronomio, 4:25-40.
Esodo: 32:11-14 e 34:1-10.
Haftarà:
Geremia 8:13 - 9:23
(per il rito italiano: Osea 14:1-9 e per quello
sefardita Michea 7:18-20)
Isaia 55: 6-56.
Il 9 del mese di Av è per gli ebrei giorno
di lutto e di digiuno. In questa data a
distanza di molti secoli furono distrutti
sia il primo che il secondo Santuario. Il
primo Santuario fu distrutto nel 586 prima
dell’era volgare ad opera dei babilonesi e
il secondo ad opera dei romani nel 70 e.V.
Il Santuario di Gerusalemme era il luogo
dove si svolgevano le cerimonie rituali
prescritte nella Torà; era il centro
spirituale e anche politico e religioso
dell’ebraismo. La perdita del Santuario
segnò anche la perdita di questo centro,
oltre che l’inizio della diaspora. La
distruzione del Santuario è presente nel
cuore degli ebrei anche dopo venti secoli:
nelle preghiere, in qualsiasi parte del
mondo ci si trovi, ci si rivolge sempre
fisicamente e idealmente verso le vestigia
del Muro occidentale. Tishà Be-Av
significa "9 del mese di Av". Questa data,
divenuta simbolo di disgrazia per il
popolo ebraico segna anche altri momenti
tragici: proprio il nove di Av gli ebrei
furono cacciati dalla Spagna nel 1492.
...continua
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[Fonte:
LnR 24 luglio 2007]
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Roma |
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Un Rabbino americano
riabilita Pio XII
Pio XII debole o addirittura compiacente nei confronti di Hitler? La
leggenda è assolutamente falsa. Pio XII andrebbe anzi collocato tra i «giusti»
nel sacrario dedicato alla memoria della Shoah. A pensarla così non è un
devoto cattolico, ma il rabbino David Dalin che racconta tutta la verità su
Pio XII, smontando a una a una le accuse comunemente rivolte a quello che è
stato considerato a lungo «il papa di Hitler».
Documenti e testimonianze mostrano come papa Pacelli sia stato fiero
avversario dell’antisemitismo nazista fin dagli esordi, al punto che, prima di
esser papa, gli stessi nazisti lo chiamavano «il cardinale che ama gli Ebrei».
E numerose sono le testimonianze di parte ebraica che dimostrano il ruolo
decisivo giocato da Pio XII nel sottrarre molti Ebrei alla persecuzione
nazista. Tanto che al termine della guerra lo stesso rabbino capo di Israele,
Isaac Herzog, ringraziò Pacelli per il suo operato. ...continua
> Testo
pubblicato da "Cristianità"
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[Fonte:
LnR 19 luglio 2007]
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Torino |
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Torino dà fiducia al dialogo e
ospita due delegazioni di giovani leader
israeliani e palestinesi
Si è concluso, il 15
luglio a Torino, “con l’impegno a portare avanti
il lavoro insieme, realizzando un forum su
internet, promuovendo incontri a Gerusalemme e
approfondimenti sui problemi legati al Final
Status” il seminario per giovani leader
israeliani e palestinesi organizzato dal Cipmo,
il Centro italiano per la pace in Medio Oriente.
I partecipanti israeliani, tutti di diverso
orientamento politico, erano guidati da Mossi
Raz, firmatario dell’accordo di Ginevra, mentre
i palestinesi, guidati da Sam'an Khouri,
direttore Generale del Peace & Democracy Forum e
a sua volta firmatario dell’accordo di Ginevra,
rappresentavano varie Ong espressione di diverse
tendenze nell’Olp. “Comune – afferma il Cipmo -
è stata la valutazione dell’importanza del Piano
arabo di pace del Vertice di Riad, su cui si
organizzerà un’iniziativa a Gerusalemme”. Tra le
decisioni anche quella di un libro scritto da un
israeliano e un palestinese sul rispettivo modo
di vivere nel conflitto, iniziativa unica nella
storia della crisi”. “Questo incontro è stato
importante”, ha detto Mossi Raz. “I partecipanti
incontrandosi hanno detto di sentirsi più
moderati nel loro approccio alla situazione”. Il
palestinese Sam'an Khouri ha sottolineato il
ruolo dei giovani. “Sono importanti, soprattutto
considerando la bassa età media di israeliani e
palestinesi”.
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[Fonte: SIR 16 luglio 2007]
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Roma |
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CIBES (Centro Internazionale Bibbia e Storia) Corsi di Ebraico
Biblico
Tenuti dal Prof. Giovanni Odasso
presso le Ancelle del Sacro Cuore
Via XX Settembre, 65/b - Roma
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9-14
luglio
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Ebraico
I
La metodologia del
corso consente una conoscenza essenziale e
globale degli elementi fondamentali
dell'ebraico e non richiede nessuna
conoscenza previa della lingua ebraica.
Permetterà di accostare la ricchezza
culturale e la profondità teologica del
mondo biblico.
Lettura del Salmo 100
Analisi delle
formule dell' 'esodo', dell' 'alleanza' e
dell'evento della Parola |
16-21
luglio
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Ebraico II
Il corso introduce
alla conoscenza delle principali
peculiarità della grammatica e sintassi
ebraica nelle pagine di indole narrativa,
con particolare riferimento ai valori
assunti dai temi e dalle forme verbali
all'interno del testo. I brani scelti
favoriscono una crescente familiarità con
le prospettive teologiche della
Scrittura. Richiede una conoscenza di base
della lingua ebraica.
Studio sistematico del verbo ebraico.
Lettura del Salmo 121
Analisi di alcuni testi
narrativi, con particolare riferimento
all'Opera storica deuteronomistica. |
20-25
agosto
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Ebraico III
Per chiunque sia interessato e possieda
già una sufficiente conoscenza di base
della Lingua ebraica.
Il corso approfondisce in modo organico le
strutture sintattiche dell'ebraico biblico
con particolare riferimento ai testi
poetici dei Salmi e dei Libri Profetici.
La lettura dei brani scelti si svolgerà
con attenzione ai metodi dell'analisi
letteraria e alla loro importanza per la
comprensione del messaggio teologico.
Studio approfondito della sintassi
ebraica.
Lettura del Salmo 56
Analisi di
testi escatologici scelti dai libri
profetici |
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[Fonte: LnR]
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Roma |
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"la Menorah d'oro" alla
Comunità di S. Egidio"
Sarà assegnato alla Comunità di Sant’Egidio
l’edizione 2007 del “La Menorah d’oro”,
il premio annuale conferito a
personalità o organizzazioni che si sono
particolarmente distinte nella lotta
all’antisemitismo, in una “corretta
informazione nel delicato contesto del
medioriente, nella difesa al diritto di
esistere dello stato d’Israele, nel
rispetto dei diritti umani, nel dialogo
tra le religioni”. Il premio –per
“l’impegno sociale e le attività di
dialogo tra le religioni” della Comunità
di Sant’Egidio - è assegnato
dall’associazione Benè Berith, che si
propone di diffondere “l’elevazione
spirituale e morale, il rafforzamento
dei sentimenti di amicizia e di
concordia, lo spirito di difesa della
dignità umana e dei principi di
eguaglianza degli uomini di fronte alle
leggi, l’insegnamento e la propagazione
delle tradizioni ebraiche, l’opera di
assistenza alle vittime delle
persecuzioni, agli ammalati ed ai
bisognosi, l’ausilio agli orfani ed alle
vedove, l’esercizio della beneficenza,
inoltre di dare impulso alle attività
culturali, artistiche e scientifiche”.
La premiazione avverrà domani sera a
Roma alla presenza del Rabbino Capo
d’Israele Yona Metzge e di varie
autorità civili e religiose.
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[Fonte:
SIR 9 luglio 2007]
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Roma |
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Dialogo e competizione.
Aperti i giochi europei Maccabi
Delegazioni sportive di 37 Paesi per la
più importante manifestazione sportiva
ebraica. Si è aperta ieri sera, con
l'arrivo della Fiaccola partita da
Gerusalemme, la XII edizione dei Giochi
Europei Maccabi 2007, allo stadio
Flaminio. La più antica Comunità della
diaspora ospita così la manifestazione che
per otto giorni, fino al 12 luglio, vede
la partecipazione di oltre 1.700 atleti
che si contenderanno la palma della
vittoria in 16 differenti discipline
sportive. Alla cerimonia di apertura,
erano presenti autorità e numerosi ospiti,
tutti uniti nel salutare una iniziativa
sportiva all'insegna del dialogo e
dell'incontro fra culture diverse che
trovano nell'agonismo l'unico terreno di
competizione. I Giochi Europei Maccabi
2007, promossi dal Comitato organizzatore
della FIM (Federazione Italiana Maccabi) -
e fortemente voluti dall'Unione delle
Comunità ebraiche italiane e dalla
Comunità ebraica di Roma - si svolgono. ...continua
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[Fonte:
Korazym.org 6 luglio 2007]
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Roma |
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La perfida crociata
inglese contro il "Motu proprio" di
Benedetto XVI
Il Motu proprio di Benedetto XVI che
liberalizzerà il messale tridentino
nell’ultima versione approvata prima del
Concilio sarà pubblicato sabato prossimo e
permetterà a un «gruppo stabile» di fedeli
(senza specificarne il numero) di
richiedere la celebrazione secondo
l’antico rito – mai ufficialmente abolito
– direttamente al sacerdote responsabile
della comunità parrocchiale. Ma già prima
che il testo sia conosciuto nei dettagli
arrivano le critiche. Voci contrarie, come
riferisce l’Independent, si levano in
questi giorni da parte di cattolici del
Regno Unito, che temono ripercussioni nel
dialogo con la comunità ebraica dal
ripristino di una liturgia che definiva «perfidis»
i giudei. In realtà Papa Ratzinger
liberalizzerà il messale tridentino
promulgato da Giovanni XXIII nel 1962,
cioè dopo che la famosa preghiera «pro
perfidis judaeis» venne abolita e non si
ritrovava più nella liturgia del Venerdì
Santo. Quell’espressione, dunque, non ci
sarà né riecheggerà più nelle chiese
cattoliche durante il secondo rito del
suggestivo Triduo pasquale. ...continua
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[Fonte:
Il Giornale 5 luglio 2007]
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Palestina |
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Il Topolino di Hamas
muore da martire di Hamas
I bambini palestinesi piangono il loro
eroe televisivo: Topolino-Farfur è morto,
nell'ultima puntata, per le botte ricevute
da un perfido agente israeliano dello Shin
Bet, il servizio di Sicurezza interna
dello Stato ebraico. Proprio così, il
clone palestinese del mitico Topolino di
Walt Disney è morto da Shahid, da martire
di Allah. Lo mostra urlante e morente,
agli attoniti bimbi palestinesi, la tv di
Hamas (Al Aqsa TV), nell'ultimo episodio
della serie televisiva intrisa di
propaganda anti-israeliana e vaneggiamenti
sulla dominazione islamica del mondo.
Sembra sia ormai giunta al capolinea a
fronte delle pressioni ricevute dalla
comunità internazionale. L'episodio è
andato in onda su Al Aqsa TV lo scorso 27
giugno. In seguito all'ondata di critiche
sollevata dalla trasmissione a livello
internazionale, l'Autorità Nazionale
Palestinese aveva chiesto la sua
sospensione. Ma Hamas aveva deciso di
farla proseguire anche perché, stando alle
parole del produttore, Khaled Al-Azbat, si
trattava di "un programma buono, che
insegna ai ragazzi valori utili". Utili
alla causa di Hamas, senza dubbio.
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[Fonte:
Sole24Ore 3 luglio 2007]
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Bologna |
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Festival della
letteratura israeliana 25 luglio - 31 agosto
Lo' ha-kol avalim
La letteratura israeliana gode da anni di
un grande successo internazionale e in
Italia autori israeliani come Shmuel Agnon,
Abraham B. Yehoshua, Amos.Oz, David
Grossman, Meir Shalev, Uri Orlev, Etgar
Keret, Zeruya Shalev, Savyon Librecht e
molti altri sono accolti dalpubblico con
entusiasmo crescente. Il titolo scelto per
il festival (da una poesia di Natan
Alterman che parafrasa Qohelet) vuole
indicare come gli scrittori israeliani sia
della prima che dell'ultima generazione
mantengano un legame molto stretto con le
origini e le tradizioni dell'identità
ebraica, con un modo tutto originale di
rapportarsi al tempo, di sentirlo evocare
nel presente e rifletterlo nel passato.
Col patrocinio di
Provincia di Bologna, Regione
Emilia-Romagna, Ambasciata di Israele
ore 21.30
Cortile d'Ercole di Palazzo Poggi - via
Zamboni 33
> Programma
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[Fonte:
Museo Ebraico Bologna luglio 2007]
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