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Città
del Vaticano |
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Benedetto XVI:
Agli Ebrei della B’nai B’rith
International, “Insieme per la pace in Terra
Santa”
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La pace in Terra Santa potrà
essere raggiunta solo “con l’impegno congiunto
di ebrei, cristiani e musulmani, attraverso un
dialogo interreligioso sincero e gesti concreti
di riconciliazione”: lo ha detto oggi Benedetto
XVI, ricevendo in Vaticano una delegazione
ebraica della B’nai B’rith international,
organizzazione nata a New York nel 1843, con
sede a Bruxelles e 5000 membri riuniti in 150
associazioni sparse in 29 Paesi europei. Tra gli
scopi dell’organizzazione, la lotta al razzismo
e all’antisemitismo e il rafforzamento delle
relazioni tra ebrei in Europa e Israele e con le
istituzioni europee. Già in passato delegati
della B’nai B’rith international avevano
visitato la Santa Sede, come ricordato dal Papa.
“Ebrei e cristiani – ha sottolineato – sono
chiamati a lavorare insieme per la guarigione
del mondo. Se diamo un chiaro esempio di
fruttuosa collaborazione, la nostra voce nel
rispondere ai bisogni della famiglia umana sarà
più convincente”. Una sfida per tutti i
credenti, ha aggiunto Benedetto XVI, è
“dimostrare che non è l’odio e la violenza, ma
la comprensione e una cooperazione pacifica ad
aprire la porta a quel futuro di giustizia e
pace che è promessa e dono di Dio”. Il Papa si è
congedato dagli ebrei salutandoli con lo “Shalom
alechem!”.
>Testo
integrale del saluto del Papa
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[Fonte: SIR 18 dicembre 2006]
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Roma |
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Benedetto XVI: i temi
del colloquio con il Primo ministro d'Israele
La pace in Medio Oriente e la
situazione della comunità cattolica in Israele:
sono stati questi i temi al centro del colloquio
privato, durato circa 15 minuti, tra Benedetto
XVI e il premier israeliano. A renderlo noto è la
sala stampa della Santa Sede, con una nota in cui
si legge che “oggi, mercoledì 13 dicembre, il
Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato Ehud
Olmert, Primo Ministro d’Israele, il quale
successivamente si è riunito con il card.
Tarcisio Bertone, segretario di Stato,
accompagnato da mons. Dominique Mamberti,
segretario per i rapporti con gli Stati, e da
mons. Pietro Parolin, sotto-segretario. Nel corso
dei colloqui sono stati toccati i temi della pace
in Medio Oriente e le questioni riguardanti la
situazione della comunità cattolica in Israele,
anche in relazione alle prossime celebrazioni
natalizie”....continua
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[Fonte: AsiaNews 13 dicembre 2006]
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Gerusalemme |
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Santa Sede-Israele. Oggi
riprendono i negoziati con qualche fatica.
Quest’oggi a Gerusalemme
riprendono i lavori della Commissione bilaterale
Santa Sede-Israele, dopo un lungo periodo di
stallo. La ripresa, consentita dal governo Olmert,
fa sperare anche in Vaticano che si possa
finalmente attuare
l' Accordo Fondamentale tra la Santa Sede e
lo Stato di Israele, che risale al lontano 1993.
Le due delegazioni si riuniscono nella sede del
Ministero degli Esteri israeliano per continuare
i negoziati miranti a concludere l'Accordo detto
"economico", richiesto dall'Accordo fondamentale
del 1993, per tutelare lo statuto fiscale della
Chiesa in Israele, e salvaguardare i luoghi santi
ed altre proprietà ecclesiastiche. Le Parti
avrebbero in mente anche una sessione "plenaria"
all'inizio dell’anno prossimo (in gennaio o
febbraio), in Vaticano, per risolvere le
rimanenti divergenze ed ultimare il trattato, che
dovrebbe senz'altro essere recepito nella
legislazione israeliana.
...continua
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[Fonte: AsiaNews 13 dicembre 2006]
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Teheran |
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L'orrenda negazione di
Ahmadinejad
Nei libri di testo usati in
Iran, la carta geografica del Medio oriente non
mostra lo stato di Israele: i confini tracciati
nel '48 non sono mai stati registrati dai
cartografi ufficiali (né tantomeno i confini
ridisegnati nel '67 dalla stessa Israele con
l'occupazione di Cisgiordania e Gaza e del Golan).
Nel linguaggio ufficiale di Tehran, Israele non
compare mai: è «l'entità sionista». Del resto
«morte al sionismo», insieme a «morte
all'America», è uno degli slogan preferiti del
regime nato dalla Rivoluzione islamica:
generazioni di iraniani sono ormai abituati a
sentirlo a ogni occasione ufficiale, senza più
farci molto caso. Non avevano fatto molto caso
neppure quando il presidente Mahmoud Ahmadi-Nejad,
un anno fa, ha prima dichiarato che Israele è «un
tumore» da cancellare dalla mappa della regione,
poi ha dichiarato che l'Olocausto degli ebrei è
«una leggenda», suscitando l'indignazione
generale in Europa e negli Stati uniti.
...continua
>La Santa Sede prende
le distanze
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[Fonte: Il Manifesto - Avvenire 11-12 dicembre 2006]
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Berlino |
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Shoah - A Berlino
l'archivio di Spielberg
La Freie Universität di Berlino
ha attivato l'accesso ad un immenso archivio
video con contributi di testimoni oculari e
sopravvissuti dell'Olocausto. Nell'archivio
video, nato da un'idea del regista americano
Steven Spielberg, ci sono 52.000 interviste a
sopravvissuti dell'Olocausto. La storica
banca-dati comprende complessivamente 120.000 ore
di colloqui con testimoni oculari del periodo del
nazismo. La collezione ha origine dal film «Schindler's
list». Nel 1994 Spielberg fondò un'organizzazione
socialmente utile, proprio per la documentazione
di queste testimonianze, entrata poi a far parte
dell'University of California. I buoni rapporti
tra la Freie Universität e l'università americana
hanno permesso l'accesso diretto a questa
banca-dati anche per gli interessati tedeschi.
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[Fonte: Avvenire 6 dicembre 2006]
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Gerusalemme/Roma |
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Progressi nella ripresa
dei negoziati con la Santa Sede
Israeliani e cattolici guardano
con profonda attesa la celebrazione, a dicembre e
nel gennaio prossimo, di alcuni incontri della
Commissione bilaterale permanente Israele-Santa
Sede, volti alla regolamentazione di questioni
chiave nel rapporto tra Chiesa e Stato. Il 27
novembre una delegazione del Governo israeliano
ha fatto visita alla Santa Sede per rinnovare
l'invito a Benedetto XVI a recarsi in Israele e
per stabilire un’agenda di negoziati. Il
rappresentante israeliano Aaron Abramovich ha
spiegato in seguito che erano stati fissati due
incontri per superare le attuali divergenze
nell’applicazione dell’Accordo Fondamentale tra
la Santa Sede e lo Stato di Israele.
...continua
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[Fonte: Zenit 7 dicembre 2006]
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Festività
ebraiche |
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16 dicembre
2006, 25° g. del mese di Kislev
Inizia la festa
di Chanukkah (lett."dedicazione"),
che dura otto giorni. La festa fu stabilita per
ricordare la riconsacrazione del Tempio, avvenuta
dopo la vittoria dei Maccabei sugli ellenisti. In
quell'occasione, il lume del candelabro d'oro (Menorah)
più vicino al Santo dei Santi, pur avendo olio
sufficiente per un solo giorno, non si spense per
gli otto giorni necessari alla produzione di olio
nuovo. È la festa della luce e si celebra
mediante l'accensione di un candelabro a nove
braccia, chiamato chanukkiah. Il
candelabro, posto bene in vista alla finestra
delle case, viene acceso progressivamente, un
lume per ogni sera.
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v. nel sito, su Chanukkàh:
Un
pensiero di Rav Riccardo Di Segni
Un pensiero di
Rav Umberto Piperno
Un pensiero di Gavriel Levi
31 dicembre, 10° g. del mese di Tevet -
Digiuno per l'assedio di Gerusalemme. Si
digiuna dall'alba al tramonto in memoria
dell'assedio di Gerusalemme da parte dei
Babilonesi, che iniziò in questo giorno. Oggi,
molti rabbini suggeriscono di dedicare questa
data anche alla memoria della Shoah.
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[Fonte: LnR ]
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Tel
Aviv |
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Israele annuncia la
ripresa dei negoziati con la Santa Sede
Anche in Israele è disponibile
la conferma del sorprendente annuncio fatto ieri
da diplomatici israeliani a Roma, nel corso di
una conferenza stampa, e cioè che il governo
israeliano e la Santa Sede si sono accordati per
tenere nel dicembre e gennaio prossimi incontri
della Commissione di lavoro bilaterale
permanente, dopo che il governo Olmert aveva
evitato di fare ciò sin dall’inizio del suo
incarico, la scorsa primavera. I rappresentanti
del ministero israeliano degli Esteri, guidati
dal direttore generale, hanno appena concluso una
visita – non annunciata in precedenza – alla
Segreteria di Stato della Santa Sede, nel Palazzo
vaticano. La notizia è stata accolta con sollievo
e cauto ottimismo negli ambienti ecclesiali.
...continua
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[Fonte: AsiaNews 28 novembre 2006]
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