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Parigi |
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Tra i più gravi
episodi di antisemitismo in Francia
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Svastiche in cimitero ebraico: 127 tombe
profanate in Alsazia
Ignoti vandali hanno devastato la notte
scorsa un cimitero ebraico in Alsazia,
profanando ben 127 tombe. Le lapidi sono
state imbrattate di svastiche e di scritte
naziste e antisemite, inneggianti a Hitler.
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L'ultimo, e tra i più gravi episodi di
antisemitismo in Francia, è stato scoperto
questa mattina da un impiegato municipale
che, entrando nel cimitero comune ai due
villaggi di Herrlisheim e Hattstatt, ai
piedi di un vigneto nell'Alto Reno, ha
constatato lo scempio e ha chiamato la
polizia. ...continua
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[Fonte: "L'espresso" 30 aprile 2004]
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Città
del Vaticano |
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Il Papa non rivà in
Sinagoga, ma manda i suoi fedeli a
Gerusalemme.
Il prossimo 23 maggio la grande sinagoga
di Roma compirà cent’anni. E per l’occasione
il rabbino capo Riccardo Di Segni aveva
invitato il papa. Ma Giovanni Paolo II ha
deciso di non andarvi. Il 20 aprile il
direttore della sala stampa vaticana
Joaquín Navarro-Valls ha comunicato che al
posto del papa si recheranno in visita alla
sinagoga il suo vicario Camillo Ruini e il
cardinale Walter Kasper, presidente della
commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo.
.....
continua ...notizie
di agenzia che dicono qualcosa in più
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[Fonte: "L'espresso" 23 aprile 2004]
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Milano |
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Due libri
sull'ebraismo per ricordare il rabbino di
Milano Kopciowski
Si è tenuta ieri sera presso la
libreria Claudiana di Milano la
presentazione di due volumi sull'ebraismo.
Il primo, pubblicato a un anno e mezzo dalla
scomparsa dell'autore, Elia Kopciowski - che
è stato rabbino della comunità ebraica di
Milano - si intitola «Shema': queste parole
saranno nel tuo cuore e le ripeterai ai tuoi
figli» (Effatà editrice). Il secondo è
opera di Clara Costa Kopciowski, che sta
continuando l'opera del marito: «I quattro
giorni della vita. Le tappe fondamentali
dell'esistenza nei riti e nelle tradizioni
ebraiche» (edizioni Àncora). Con l'autrice
erano presenti gli studiosi di ebraismo
Elena Bartolini e Paolo De Benedetti.
Nel sito:
:: in
ricordo del Rav Elia Kopciowski
:: Lo
Shema'
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[Fonte: "Avvenire" 22 aprile 2004]
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Roma |
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Il rabbino e il gesuita. Due libri importanti su
Chiesa ed ebraismo
Il primo è l’autobiografia di Eugenio
Zolli, il rabbino capo di Roma
che si fece cristiano. Il secondo è un’apologia del papato dalle
accuse di filonazismo. Con molti documenti inediti
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Nell’arco di due mesi sono
usciti in Italia due libri importanti su Chiesa ed ebraismo. L’uno
e l’altro decisamente anticonformisti: contrari, cioè, ai giudizi
che corrono in larga parte dell’opinione pubblica italiana e
internazionale.
Il giudizio contraddetto dal primo libro è che vi sia rottura
insanabile tra fede ebraica e fede cristiana. E che il passaggio
dall’una all’altra sia tradimento ed abiura.
Il giudizio contrastato dal secondo libro è che la Chiesa e il
papato siano stati cedevoli, se non complici, con Hitler e lo
sterminio degli ebrei. ...continua
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[Fonte:
L'espresso 16 aprile 2004]
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Roma |
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Libreria Menorah - Via del Tempio, 2 - Roma -
Domenica 18 aprile 2004 ore 17.30
presentazione del libro:
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LA STORIA DEI MARRANI
DI CECIL ROTH
Casa Editrice Marietti
interverranno:
Anna Foa,
Padre Marco Nobile, Rav. Vittorio Della Rocca,
Mario Magini.
Sarà presente al dibattito
Marco Morselli,
Autore della prefazione
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[Fonte:
Menorah 15 aprile 2004]
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Aspettando
la Pasqua |
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Domenica delle
Palme: tutti a Gerusalemme.
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Come?
Basta andare in ogni parrocchia. In ogni chiesa
si celebra la Domenica delle Palme, l'ingresso
di Gesù nella Città Santa tra due ali di folla
festante. Era la gioia del popolo ebraico,
alimentata dall'attesa del Messia. Ora è la
festa di tutti i popoli che si stringono attorno
all'uomo di Nazareth. Al Figlio di Dio. Davanti
a tutte le chiese vengono distribuiti e
benedetti i rami d'ulivo, simbolo di quelle
fronde di palma sventolate dagli ebrei per
esprimere il loro benvenuto a
Gesù.
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Quel benvenuto, domani,
diventa anche il nostro. E ogni parrocchia
diventa Gerusalemme. Dopo il segno dei rami
d'ulivo si entra in chiesa, dove viene letto il
Vangelo della Passione, il racconto del Calvario
e della morte di Cristo. La Domenica delle Palme
introduce infatti alla Settimana Santa, che
culmina nella Pasqua. Nella Resurrezione di
Gesù. La vittoria della vita sulla morte,
dell'amore sull'odio. È il messaggio di Gesù a
tutti gli uomini, le donne, i bambini, chiamati
sotto la sua croce a diventare fratelli, oltre
tutte le distinzioni di lingua, razza, nazione.
Sotto quella croce non esistono più nemici. Solo
amici. Come cantava tanti anni fa Fabrizio De
Andrè immedesimandosi nel ladrone «giustiziato»
sul Golgota al fianco di Gesù: «Io, nel vedere
quest'uomo che muore / madre, io provo dolore. /
Nella pietà che non cede al rancore, / madre ho
imparato
l'amore».
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[LnR: 4 aprile 2004]
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Seregno (Mi) |
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La
danza come preghiera nella tradizione ebraica
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La
danza fa parte del patrimonio più
prezioso di ogni popolo ed è sempre stata
molto importante per gli ebrei. Basti
osservare che ci sono ben 11 radici
verbali nella lingua ebraica che indicano
la danza. E questo rileva inoltre la
diversità dei modi e dei tempi di
quest’attività. |
Alcuni dei tanti esempi
lasciateci dalla Bibbia sono:
“Dopo il passaggio del Mar Rosso la
sorella di Mosè, Miriam, guidò la danza
delle donne fra i canti e il suono dei
timpani”
(Es 15,20)
“Hai mutato il tuo lamento in danza, la
mia veste di sacco in abito di gioia”
(Sal 30,21)
“I vincitori venivano accolti al loro
ritorno con timpani e danze”
(Gdc 11,34)
“Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi e
uscirai fra la danza dei festanti”
(Ger 31,4)
Nell’ambito
del corso “INTRODUZIONE ALL’EBRAISMO”
proponiamo due serate sulla dimensione
liturgica della danza nella tradizione
ebraica.
I due incontri (teorici) si terranno lunedì
22 marzo e lunedì 5 aprile 2004
alle ore 21 presso il centro culturale
S. Benedetto in via Lazzaretto, 3 a Seregno.
Se sei interessato/a lascia i tuoi dati alla
segreteria del corso, oppure invia la tua
adesione a:
Introduzione al dialogo interreligioso: la
danza come preghiera
c/o Abbazia S. Benedetto – via Stefano da
Seregno, 100 – 20038 Seregno (MI)
Tel. 0362/268911 – Fax 0362/321130
oppure utilizza il seguente indirizzo
e-mail.
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[Fonte: Abbazia S. Benedetto -
Seregno (Mi)]
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Budapest |
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Kertész: regna
l'antisemitismo in Ungheria
«L'antisemitismo regna apertamente tra
i membri dell'Unione degli scrittori
ungheresi». La denuncia arriva dallo
scrittore ungherese Imre Kertész, premio
Nobel della letteratura 2002, che ha così
deciso di lasciare l'associazione di cui ha
fatto parte per molti anni. Kerteész, nato
da una famiglia ebrea, è l'autore di
«Essere senza destino», opera
autobiografica in cui racconta la sua
esperienza di sopravvissuto al campo di
sterminio di Auschwitz. In un articolo su «Die
Zeit», il premio Nobel afferma che 160
autori hanno lasciato l'Unione degli
scrittori ungheresi, che finora contava un
totale di 1.200 associati. Le proteste sono
iniziate con una recente lettera aperta di
84 scrittori, a cui poi se ne sono aggiunti
altri, in cui si denunciavano le
dichiarazioni apertamente antisemite di un
intellettuale.
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[Fonte: Avvenire
2 aprile 2004]
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