Il Papa riceve gli auguri del
           Rabbino di Gerusalemme e del Presidente dell'Iran

Anche il Rabbino Capo di Israele e il Presidente dell’Iran hanno recapitato i loro messaggi di auguri a Giovanni Paolo II, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. 
Nella mattinata di questo venerdì, l’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oded Ben-Hur, giunto all’ospedale per incontrarsi con il Santo Padre, ha dichiarato ai giornalisti lì presenti di essere “venuto a portare, a nome del Rabbino Capo di Israele, Shlomo Amar, una lettera con l'augurio di pronta guarigione per il Papa, nell'impossibilità di poterlo incontrare di persona”.
Il diplomatico è stato ricevuto da monsignor Tommaso Caputo, Capo del protocollo del Vaticano. “Gli ho letto questa lettera che è oltre a un augurio una preghiera scritta in ebraico”, ha affermato l’Ambasciatore. “Questa lettera ha la possibilità di unificare i pensieri del mondo ebraico e dello Stato di Israele verso il Santo Padre che sta soffrendo tanto in questi giorni e un augurio di pronta guarigione e speriamo che sia una pronta guarigione”. Ben-Hur ha sottolineato infine il ruolo svolto da Giovanni Paolo II nel “promuovere la pace per l'umanità e il dialogo interreligioso".

Anche il Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran, Mohammad Khatami, ha inviato al Papa gli "auguri di pronta guarigione e di ogni bene". Monsignor Angelo Mottola, Nunzio Apostolico a Teheran ha rivelato all’ agenzia missionaria del Vaticano, “Fides”, che in Iran la stampa, le autorità civili e politiche così come la popolazione sono molto attente alla salute del Papa. 
“Anche il presidente Mohammad Khatami – riferisce monsignor Mottola – ricorda sempre con favore la sua relazione con il Santo Padre. In un recente nostro incontro, interessandosi della sua salute, mi ha detto che augura ogni bene, salute e prosperità al Papa e a tutta la Chiesa. Il Papa è visto e stimato come grande leader spirituale e difensore dei diritti umani”.

Questo venerdì è giunto al Gemelli anche l’Ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Grygorii Khoruzhyi, che ha portato i saluti del neoeletto Presidente Viktor Yushenko. Mentre la Presidente dell’Associazione ucraina in Italia, Anna Unleva, ha portato in dono al Papa un’icona fatta a mano da donne del suo Paese.

Questo giovedì si erano recati in visita al Gemelli anche gli Ambasciatori presso la Santa Sede di Messico e Colombia per trasmettere al Pontefice i saluti dei loro governi e della gente di questi Paesi a maggioranza cattolica.
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[Fonte: Zenit.org del 4 marzo 2005]


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