La sfida di Chanukkà, Rav Umberto
Piperno
La luce dello shabbath, l'atmosfera
particolare della tavola, si mescolano con la memoria e l'identità
ebraica, per vivere il presente, per rivivere il passato, ma
soprattutto per disegnare il futuro. Questa è la nuova formula
dello shabbaton “Shevet Achim” promosso dall'Assessorato alla
Cultura. A dicembre abbiamo avuto graditissimo ospite l'avvocato
Enzio Volli che ci ha parlato delle memorie ebraiche di gioventù,
mentre a Tu-Bishvat Giorgio Pressburger ci parlerà della “primavera
di Budapest”. Insieme alle toccanti parole di Rav. Brenner, si
sono mescolate immagini del passato e stimoli per il futuro.
L'avvocato Volli ricordando il circolo per la cultura ebraica ha
lanciato un appello o piuttosto una sfida di sopravvivenza, una
risposta necessaria per vivere e comprendere Channukkà.
Essere
protagonisti della propria identità, della vita politica e
culturale della città, passa attraverso una continua riflessione, o
piuttosto discussione e confronto, sui temi fondamentali della
convivenza, uguaglianza e libertà. Ricreare un circolo di
discussione, un luogo di dibattito non solo virtuale ma di confronto
reale sui grandi temi, è un'esigenza primaria della nostra
Comunità.
Non si tratta solo di organizzare un singolo evento o di
un importante convegno, ma di elaborare un programma, un luogo di
dibattito, un piano di intervento stabile per ricreare un
appuntamento fisso, un piano di azione per qualificare tutta
l'azione quotidiana della Comunità. La cultura non è un patrimonio
esclusivo né dei cohanim, né dei rabbini, né dei laureati; è
dovere di ogni ebreo pensare, elaborare, conoscere, dibattere;
diamoci subito un appuntamento, scegliamo subito i temi,
incontriamoci!
Così come mettiamo la fiammella fuori della finestra
nell'oscurità della notte dobbiamo renderci visibili, essere
orgogliosi della nostra ebraicità, essere capaci di spiegare e
sostenere le nostre tesi, diffondere, i valori eterni della libertà
ed uguaglianza. Tutto ciò è ancora più urgente nell'oscurità
della notte, nel sonno della ragione, nell'appiattimento dei valori,
nella cancellazione di ogni identità. Sapremo raccogliere questa
sfida, sapremo riaccendere la passione per la discussione, sapremo
esporre la nostra channukkià?
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(Fonte: Comunità ebraica di Trieste)