L’VIII edizione della
Giornata Europea della Cultura Ebraica è
promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, con il Patrocinio del Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, e del
Ministero della Pubblica Istruzione.
La manifestazione, che si celebra
il 2 settembre in trenta paesi europei e nella
fattispecie in 53 località italiane, ha per tema
quest’anno Testimonianze: “Sentieri & Parole”. Il
passato è parte integrante della cultura ebraica
contemporanea: il tema di quest’anno è stato scelto
per mostrare le orme, le impronte, i segni che gli
ebrei hanno lasciato nei luoghi in cui hanno vissuto,
mettendo in evidenza le testimonianze scritte - intese
come archivi, libri e manoscritti in riferimento alla
vita della pratica religiosa, agli usi e ai costumi -
che fanno parte della storia e dell’evoluzione
dell'ebraismo italiano.
Ma a testimoniare la storia dell'ebraismo italiano ci
sono anche le opere architettoniche (monumenti,
lapidi, targhe, edifici e mura dei ghetti) e
artistiche, dalla letteratura all’arte figurativa,
dalla musica al linguaggio cinematografico. Senza
tralasciare le "opere" culinarie, da gustare in un
percorso di passaggi/assaggi delle cucine ebraiche
regionali. La presenza ebraica in Italia risale a
oltre duemila anni fa. In tutte le regioni d’Italia si
possono rintracciare e visitare antichissime comunità,
dalle più note (come Roma, Milano, Firenze, Venezia) a
quelle meno conosciute quali Trani, Bova Marina,
Siracusa, Monte San Savino: località in cui la
presenza ebraica ha lasciato il segno, oggi divenute
mete di turismo ed anche - è il caso di Trani - luoghi
che ospitano una straordinaria quanto inaspettata
rinascita di vita ebraica.
La Comunità Ebraica di Trieste,
quest’anno città capofila, aprirà la manifestazione
organizzando eventi di notevole rilievo quali il
recupero dell’identità triestina di Fiorello La
Guardia, storico sindaco di New York, figlio di un
ufficiale americano e di un’ebrea triestina; o di
Giorgio Voghera, saggista/narratore del quale saranno
lette alcune opere in uno dei caffè "storici" della
città, il Caffè San Marco, luogo d'incontro di
scrittori e intellettuali.
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Sentieri e parole Yoram Ortona