|
|
Testimonianze «Sentieri & Parole»
- Giornata della Cultura Ebraica 2007
Dal Talmud alla Kabbalah, dalla Bibbia
all'umorismo di Woody Allen passando per la Storia e le storie di tante
famiglie. Con un angelo di Chagall che vola sul tetto di un qualsiasi
violinista, che forse tanto "qualsiasi" poi non è. Questa volta non resteremo
nel solco della tradizione, che si dice costringa a rispondere ad una domanda
con un'altra domanda. Tentiamo invece di dare alcune risposte alle domande che
tanto parlare intorno agli ebrei ed alla loro cultura forse hanno suscitato.
Sicuramente quelle che resteranno senza risposta sono le più, ma ci saranno
altre edizioni della Giornata della Cultura, e abbiamo appreso che
l'apprendere è un processo infinito. S.F.
Sentieri & Parole, Renzo
Gattegna
L’VIII edizione della Giornata
Europea della Cultura Ebraica giunge in un momento felice nella breve storia
di questa iniziativa che, con il passare degli anni e delle edizioni, è
diventata per oltre quarantamila visitatori un piacevole appuntamento.
La giornata sta trovando una
sua specifica connotazione e sta allargando il numero dei suoi sostenitori e
frequentatori. Rispetto ad altre iniziative, sta rafforzando un suo sapore
fresco, dinamico, moderno, che trova il suo perfetto quadro di riferimento
nella dimensione continentale europea. Il sostantivo che più si addice a
questa giornata - caratteristica che accomuna i partecipanti - è la
“curiosità”. Ci troviamo sempre più coinvolti nella sfida di scoprire luoghi e
aspetti nuovi, o di ritrovare valori antichi e dimenticati, dell’ebraismo
italiano, di percorrere nuovi sentieri e itinerari e di trovare le parole che
ci avvicinano a pensieri, tradizioni, contenuti, cultura. Questo ci affascina
e ci stimola a continuare in questo percorso. Allo stesso tempo emerge sempre
più insistente la domanda dei più giovani, ma non solo, di concentrare la
nostra attenzione sull’ebraismo del futuro. I grandi avvenimenti del secolo
scorso, che stanno trovando una loro collocazione, ormai stabile, nella storia
e nel pensiero del popolo ebraico, richiedono uno sforzo di “equilibratura”
rispetto al contesto generale. Questi eventi epocali hanno indirizzato,
condizionato e arricchito la vita e i comportamenti della nostra generazione,
che li ha vissuti in prima persona, ma dei quali dobbiamo evitare di subire il
fascino monopolizzatore.
La Giornata Europea della
Cultura Ebraica ci offre ogni anno un’occasione unica: aprire le porte,
facilitare l'accesso e le visite ai luoghi della nostra storia e, al tempo
stesso, far conoscere i diversi aspetti delle tradizioni e della cultura
ebraica, far conoscere l'ebraismo e gli ebrei italiani per quello che sono
realmente, con la loro vivacità culturale e intellettuale. L’apertura del
mondo ebraico verso coloro che vogliono conoscerlo e studiarlo produce un
“effetto collaterale” entusiasmante. Riscontriamo una caduta verticale del
pregiudizio ogni volta che troviamo il coraggio di abbassare le nostre difese
e permettiamo a quanti lo desiderano di conoscere la cultura ebraica, elemento
fondante delle religioni monoteistiche, che è nelle radici e nella storia
della civiltà occidentale e del medioriente.
Siamo lieti di offrire nuovamente questa opportunità il prossimo 2 settembre.
___________________
[Fonte: UCEI]
|
|
|