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L'autrice nel ricordo delle consorelle Lo studio di sr. Natalina Sotgia su "Le donne nella Bibbia" pubblicato anni or sono - dal 1995 al 1998 - nella rubrica «Cercando il suo volto» della rivista ufficiale delle Figlie di S. Anna (1), Virga Jesse, vede ora la luce, a tre anni dalla morte di lei, in edizione unificata. Ciò in omaggio alla memoria dell'autrice e in risposta al desiderio diffuso e riemergente di non pochi lettori e lettrici che, apprezzando quel suo lavoro originale e istruttivo, amano ritrovare il gusto di quella lettura e l'attrattiva verso l'inesauribile fascino del mondo biblico femminile. Altre profonde pertinenti motivazioni si accompagnano a queste, ed è la stessa autrice a esplicarle scrivendo a una consorella: «Oso pensare che fosse proprio il Signore che mi suggeriva di mettere mano alla Bibbia così, con il modo e le modeste mie forze ma con il profondo sincero desiderio di far nascere, non dico in tutte (...) ma almeno in qualcuno il desiderio di continuare in modo più scientifico la ricerca e l'identificazione del nostro carisma nel modo più autenticamente completo». Il suo lavoro di ricerca del volto di s. Anna madre di Maria, in quanto titolare dell'istituto delle Figlie di s. Anna, è stato dunque da lei finalizzato a conoscere maggiormente (in senso biblico) questa figura per possederne lo spirito, amarla di più e per meglio farla conoscere e amare, come propongono le Costituzioni, antiche e rinnovate, delle Figlie di s. Anna. Sr. Natalina ha lavorato a tale scopo con fedeltà e tenacia. Con la passione propria dell'educatrice che, consapevole >della missione che è chiamata ad attuare, si fa dono di pura gratuità, effondendo a tutto campo la carità dell'intelligenza. In ambiti vari - cominciando dalla scuola - e a vari livelli, ella infatti ha dato al suo servizio di Figlia di s. Anna l'inconfondibile impronta pedagogico-educativa che le era connaturale. La sua coscienza storica, sostanziata da ferma esigenza di verità e giustizia, è stata sempre il parametro-guida che l'ha portata a guardare la realtà con senso di concretezza e responsabilità personale. Porre attenzione agli avvenimenti e ai fatti, coglierli, interpretarli, comprenderli è stata prassi costante per lei che, facendo «la verità nella carità», ha cercato di comunicare agli altri - ritenendo ciò grata e doverosa risposta di giustizia - ciò che aveva ricevuto. Con questa profonda esperienza aveva partecipato all'avvio del cammino di rinnovamento che l'istituto in obbedienza alla Chiesa del concilio Vaticano II ha perseguito nel suo Capitolo Speciale (1969-1971) e negli anni successivi. Sr. Natalina era stata tra le consorelle più attive, in quel cammino, quale membro di quella storica assemblea e vicaria della superiora generale, sia con lo studio dei documenti delle origini dell'istituto, che ha favorito la scoperta del suo carisma e della sua genuina spiritualità, sia nella chiara e fedele esposizione dei contenuti di quella scoperta nei Documenti di base per la formulazione delle nuove Costituzioni delle Figlie di s. Anna. A quel primo traguardo seguì il tempo della divulgazione, accoglienza e assimilazione di quei contenuti; sr. Natalina fu ritenuta la persona giusta per un ruolo di formatrice che svolse facendosi tutta a tutte nell'illustrare per diversi anni, con la sua chiara intelligenza e ricchezza umana, nova et vetera. La traiettoria che stiamo percorrendo nel risalire all'ispirazione originaria del presente suo lavoro ci porta a questo punto a seguire sr. Natalina in altri orizzonti: la Terra Santa. Vi si era recata in visita alle consorelle delle comunità di Sefforis, Haifa e Nazaret e chiese di tornarvi, attratta da inesplicabile nostalgia. Poi si immerse in quella realtà, alla luce della parola di Dio, che vi sentiva risuonare da ogni angolo, e amandola nei suoi svariati aspetti. Trovò anche il modo di scrivere per Virga Jesse la storia della presenza delle Figlie di s. Anna in Terra Santa, e cominciò la sua narrazione con una motivazione universale: «Questa è la terra di tutti gli uomini che vogliono sentirsi tali, perché in essa affondano le radici dell'umanità intera... "Sono in te tutte le mie sorgenti", cantò un poeta ispirato. Sono in te... non può fare a meno di ripetere con animo grato ogni FSA risalendo alle fonti del proprio essere donna, cristiana e religiosa, perché questa è la terra nella quale s. Anna ha dato la vita a Maria, la madre di Gesù» (da Haifa, luglio 1985). E fu proprio durante il decennio di permanenza in Terra Santa che sr. Natalina si portò in cuore l'insistente interrogativo: come conoscere il volto di Anna, il volto della santa Madre? Come superare la distanza temporale tra noi e lei? Quel suo desiderio appassionato, coltivato con amore come un bel sogno, è consegnato ora a tutti in queste pagine. Maria Eletta Convertini fsA ___________________ (1) L'istituto delle Figlie di s. Anna è stato fondato dalla beata Rosa Gattorno (Genova 1831-Roma 1900) nel 1866.
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