- con lo studio,
- la pronuncia distinta,
- la comprensione e
- il discernimento del cuore,
- il timore,
- la riverenza,
- l'umiltà,
- la letizia;
- con il contatto con i saggi,
- la collaborazione con i colleghi,
- la discussione con i discepoli;
- con la calma,
- la conoscenza della Scrittura e della Tradizione;
- con la moderazione negli affari,
- nei rapporti con il mondo,
- nel sonno,
- nella conversazione,
- nel ridere;
- con la longanimità,
- la bontà di cuore,
- la fiducia nei saggi,
- l'accettazione delle sofferenze,
- la coscienza del proprio posto,
- contentandosi della propria parte,
- mettendo un recinto intorno alle proprie parole,
- non attribuendo merito a se stesso;
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- col rendersi amabile,
- amante di Dio,
- amante del prossimo
- amante della giustizia,
- della rettitudine,
- delle correzioni;
- tenendosi lontano dagli onori,
- non vantandosi della propria erudizione,
- non godendo nel dare sentenze;
- unendosi al prossimo nel sopportare il giogo,
- giudicandolo favorevolmente
- e guidandolo alla verità e alla pace;
- studiando con riflessione,
- domandando e
- rispondendo,
- ascoltando e
- aggiungendo
(nuove cognizioni con la propria
riflessione);
- studiando per insegnare e
- studiando per eseguire;
- rendendo più saggio il proprio maestro,
- ponendo attenzione alla sua lezione,
- riportando le cose nel nome di chi le ha dette.
Pirqé Avòt 6,6 |