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Premio "Menorah d'oro al Presidente Pera

Una 'menorah d'oro' al presidente del Senato, Marcello Pera, "sincero amico della comunità ebraica e dello Stato di Israele da molti anni, da quando era il professor Pera e non ancora il presidente Pera". A consegnarglielo è stata la Benè Berith, organizzazione ebraica internazionale, nel corso di una cerimonia che si è svolta al Tempio di Adriano a Roma.

In particolare il riconoscimento è stato assegnato al presidente Pera per il discorso contro l'antisemitismo pronunciato lo scorso gennaio al Palazzo di Vetro di New York in occasione della giornata della memoria.

La seconda carica dello Stato ha ripercorso alcuni passaggi di quel suo discorso, in cui tra l'altro, ha sostenuto che se si cede "al ricatto e alla paura" allora "non avremo maggiori strumenti per combattere il razzismo anti-ebraico, di quanti ne abbiamo per contrastare il razzismo fondamentalista e terrorista che mette a rischio la coesistenza pacifica". Il presidente Pera si è detto sorpreso delle reazioni che suscitò quell'intervento, soprattutto da parte di quanti definirono le sue parole coraggiose.

"C'è del merito nel dire ciò. Non mi pare. Ci vuole del coraggio? Non credo. E incompatibile con la mia funzione? Non mi pare. Certo, - ha aggiunto - forse è politicamente un po' scorretto, un linguaggio che solitamente non si usa. A me piace essere rispettoso ed educato, ma non mi piace essere ipocrita quando sono chiamato a parlare. Forse questo linguaggio è un po' minoritario, non è molto diffuso e forse è anche un po' scomodo. Ma allora - ha concluso - ho capito tutto: se questo linguaggio è minoritario e scomodo, ma ha qualche dose di verità, allora merito la menorah che mi è stata data questa sera".

La cena di gala è stata anche occasione per conferire un riconoscimento, per il compimento dei suoi 90 anni, al rabbino capo emerito della comunità ebraica di Roma, Elio Toaff. Alla serata erano presenti anche: il ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani e il rabbino capo della comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni.
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[Fonte: Apcom - 6 luglio 2005]

   
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