La lettera AIN rappresenta visione e
percezione.
La parola AIN (occhio) fa sì che la
lettera AIN significhi percezione e visione. Tra tutti gli organi,
l'occhio è quello che rivela all'uomo più di tutti. E i Saggi
dicono: "l'udito non è comparabile alla vista" (Mechiltà,
Esodo 19:9)
La parola AIN (correlata a MAAYAN -
fonte) significa anche sorgente di acqua (Genesi 16:7). Esattamente come
una sorgente porta l'acqua dalle profondità della terra alla luce del
sole, così l'occhio porta la percezione del mondo nella mente
dell'uomo. (Rav Hirsh, Genesi 3:5)
L'organo della vista rappresenta tutto
l'essere dell'uomo (Nedarim 64b). Così come ogni uomo è un OLAM KATAN
(mondo in miniatura), in confronto all'universo (More Nevuchim 1:72),
l'occhio è il microcosmo dell'universo. (Tanna Shmuel Akatan). L'occhio
è il mondo: il bianco rappresenta l'oceano, l'iride la terra, la
pupilla è Gerusalemme e l'immagine che vede chi osserva è il Tempio.
(Derech Erez Zuta).
Così come AIN significa occhio, la
parola MEEIN (come) è usata per descrivere l'essenza o la somiglianza a
qualcosa. AIN (occhio) che identifica primariamente l'organo della vista,
rappresenta anche la luce, ovvero il veicolo che rende possibile la
visione. La Luce Primordiale era spirituale nella sua natura, e fu
rivelata nella prima azione della creazione menzionata nella Torah. (
Zohar). Questa luce pesante era 60075 volte più potente della luce del
sole (Zohar Chadash), ed è riservata ai giusti nella vita futura. (Sefer
Habair) Alcuni invece sostengono che la luce del sole sia un settimo della
Luce Primordiale. (Magen David).
Rav Hirsh sostiene che, data l'intercambiabilità
tra ALEF e AIN, anche OR (luce) è intercambiabile con UR (risveglio); così la luce
è l'elemento che risveglia la creazione e la porta allo
sviluppo. Così come la luce fisica aiuta le piante a crescere, la luce
spirituale ed intellettuale spinge l'uomo a raggiungere il suo potenziale.
Nella calligrafia della Torah, la AIN è formata da una YOD
allungata ed una ZAIN. (Beit Yossef). La ghematria delle due lettere è 17, così come il
valore di TOV (bene).
Questo insegna che si deve sempre guardare la gente con AIN TOVA'
(buon occhio), e giudicare gli altri favorevolmente, come dice il Salmo:
"possa tu vedere il bene di Gerusalemme" (Salmi 128:5)