Perché
una giornata
dell'ebraismo?
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- Per
conoscere il popolo ebraico e la sua
tradizione vivente.
- Per
riscoprire il legame che unisce
tradizione ebraica e tradizione
cristiana.
- Perché
l'alleanza di Dio con il
popolo di Israele non è mai stata
revocata.
Con i
profeti e con lo stesso apostolo la
Chiesa attende il giorno che solo Dio
conosce in cui tutti i popoli
acclameranno il Signore con una sola
voce e 'lo serviranno appoggiandosi
spalla a spalla' (Concilio
Vaticano II, Dichiarazione
nostra Aetate n 4).
Confessiamo
la nostra fede in Gesù Cristo l'ebreo, che in quanto messia di
Israele è il salvatore del mondo e
congiunge i popoli della terra con il
popolo di Dio (Sinodo evangelico di
Renania, 1980).
Con gli
ebrei condividiamo "un ministero
sacerdotale, una missione che può
unirci senza confonderci, fino a
quando verrà il Messia che
invochiamo: Maranàtha"
(Card. C.M. Martini).
In
concreto cosa fare?
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La
Giornata dell'ebraismo non è una
giornata di preghiera "per"
gli ebrei o "con" gli ebrei.
Gli Orientamenti
(1974) sono chiari: "è dunque
necessario in particolare, che i
cristiani cerchino di capire meglio le
componenti fondamentali della
tradizione religiosa ebraica e
apprendano le caratteristiche
essenziali con le quali gli ebrei si
definiscono alla luce della loro
attuale realtà religiosa". È opportuno che le comunità
parrocchiali promuovano occasioni
concrete lungo questi due filoni
complementari: la riflessione sul
vincolo particolare, anzi unico, che
lega la Chiesa e Israele; l'esistenza
viva e attuale del popolo ebraico.
Alcune iniziative che potrebbero
essere proposte alla comunità dei
fedeli:
-
studio
dei documenti più importanti sull'ebraismo:
Nostra
aetate (n. 4), Orientamenti
e suggerimenti per l'applicazione
di Nostra aetate n. 4 (1974),
Sussidi per una corretta
presentazione di ebrei ed ebraismo
nella catechesi e nella
predicazione della chiesa
cattolica (1985), Noi ricordiamo:
una riflessione sulla Shoà
(1998);
-
approfondimenti
sulla storia del popolo d'Israele, la vita degli ebrei e
l´ebraismo oggi, la spiritualità
ebraica, la relazione tra Chiesa e
Israele, l'antisemitismo e la Shoà,
ecc.
-
visite
ai luoghi ebraici tradizionali e
incontri con ebrei, con
possibilità di lettura di qualche
testo biblico, in ascolto di una
lettura ebraica della Scrittura;
- incontro
con esponenti degli organismi che
promuovono in Diocesi la
conoscenza cristiana dell'ebraismo
e il dialogo cristiano-ebraico.
Il tema
della Giornata
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La
traduzione del testo di Sofonia 3,9
"Poiché allora io muterò in
labbra pure le labbra dei popoli
affinché tutti invochino il nome del
Signore e serviranno il Signore
appoggiandosi spalla a spalla"
(letteralmente "con una sola
spalla") è una delle traduzioni
possibili. La tradizione ebraica
insegna che, pur essendo il testo
rivelato uno solo, molti sono i modi
in cui può essere letto. Il versetto
indica comunque in modo esplicito la
prospettiva secondo la quale le genti
delle nazioni, e quindi le chiese ex
gentibus, sono chiamate insieme al
popolo di Israele a sottoporsi al
medesimo giogo. Infatti, gli uni a
fianco degli altri, ebrei e cristiani
si sostengono a vicenda nel servizio
dell'unico Dio: è il servizio della
libertà e della chiamata a salvezza,
un servizio che è grazia e che, di
conseguenza, comporta anche il peso
per la responsabilità da condividere
nei confronti di questo dono prezioso
e comune.
Ebrei e
cristiani, le cui identità religiose
restano oggi nella storia differenti e
tra loro irriducibili, possono però
prendere sempre più coscienza di
essere chiamati a testimoniare il
medesimo Nome di Dio e a vivere il suo
messaggio di amore fedele e di
universale salvezza affinché divenga
patrimonio comune dell'umanità. Ma
anche l'impegno etico può costituire
un cammino comune sia per la
salvaguardia dell'integrità del
creato che agli esseri umani è
affidato in custodia, sia per la
promozione della giustizia e della
pace che devono essere assunte nelle
relazioni tra i popoli, le comunità e
gli individui.
Se è importante che
questo impegno sia fianco a fianco, è
comunque indispensabile che avvenga
oggi nel mantenimento delle distinte
identità e, come frutto di amicizia e
dialogo, nel rispetto dei diversi doni
ricevuti dall'alto. Noi dobbiamo
riconoscere la primogenitura di
Israele a porsi all'ascolto del Dio
Uno e, nello stesso tempo, avere e
testimoniare una più lucida
consapevolezza della novità che il
Padre ha manifestato nella persona di
Gesù, il Figlio suo, che, per opera
dello Spirito, noi come gli apostoli
proclamiamo Signore e Cristo.
Proposta
per la
preghiera
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PREGHIERA
DI CONFESSIONE
Ti
chiediamo perdono o Signore perché
all'ascolto della tua Parola abbiamo
preferito l´orgogliosa pretesa di
possedere la verità. Abbiamo
insegnato il disprezzo per Israele tuo
popolo credendo di essere ormai noi il
vero Israele; abbiamo dimenticato il
tuo invito ad ascoltare e attendere.
La tua misericordia frantumi il nostro
cuore di pietra e ci doni un cuore
nuovo capace di ascoltare insieme a
Israele la tua Parola.
LETTURA
Dal
libro del profeta Zaccaria
6,22-23
Popoli
numerosi e nazioni potenti verranno a
Gerusalemme a consultare il Signore
degli eserciti a supplicare il
Signore. Così parla il Signore dell'universo:
in quei giorni, dieci uomini di tutte
le lingue delle genti afferreranno un
Giudeo per il lembo del mantello e gli
diranno: vogliamo venire con voi,
perché abbiamo compreso che Dio è
con voi.
PREGHIERA
Benediciamo
il Signore che vuole servirsi anche di
noi per una migliore comprensione tra
ebrei e cristiani. Il Dio della
Bibbia, che stabilisce pace e
riconciliazione nei cieli, voglia
accordare pace e riconciliazione in
terra tra ebrei e cristiani, figli
d´Israele e figli d´Ismaele,
credenti e non credenti, così che
tutti diciamo: Amen.
LETTURA
Dal
libro del profeta Sofonia 3,9-13
Allora
io darò ai popoli un labbro puro
perché invochino tutti il nome del
Signore e lo servano tutti
appoggiandosi spalla a spalla. Da
oltre i fiumi di Etiopia fino all'estremo
settentrione, i miei supplicanti mi
porteranno offerte; in quel giorno non
avrai vergogna di tutti i misfatti
commessi contro di me, perché allora
eliminerò da te tutti i superbi
millantatori e tu cesserai di
inorgoglirti sopra il mio santo monte.
Farò restare in mezzo a te un popolo
umile e povero; confiderà nel nome
del Signore il resto di Israele. Non
commetteranno più iniquità e non
proferiranno menzogna; non si troverà
più nella loro bocca una lingua
fraudolenta. Potranno pascolare e
riposare senza che alcuno li molesti.
Salmo
responsoriale 67
R. Ti lodino i popoli Dio, ti lodino i
popoli tutti.
Dio
abbia pietà di noi e ci benedica
su di noi faccia splendere il suo
volto,
perché si conosca sulla terra la tua
via,
fra tutte le genti la tua salvezza. R.
Esultino
le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con
giustizia,
governi le nazioni sulla terra. R.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio
ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
PREGHIERA
DEI FEDELI
R. Tu
che sei il Benedetto benedici la
nostra invocazione.
Perché
ebrei e cristiani e tutti i popoli che
hai creato con amore ti adorino,
Signore, e cantino la tua gloria,
preghiamo: R.
Perché
la conoscenza del patrimonio umano e
spirituale, comune a ebrei e
cristiani, possa progredire nel
rispetto delle diverse tradizioni e al
riparo da ogni tentazione di
proselitismo, preghiamo: R.
Perché
la preghiera personale e collettiva
impregni e sostenga tutte le nostre
iniziative di incontro e di dialogo,
così che ci sia dato il coraggio di
abbattere i muri che noi abbiamo
costruito tra cristiani ed ebrei, tra
persona e persona, tra la creatura
umana e il suo Dio, preghiamo: R.
Preghiamo
per tutta l´umanità. Anche se divisi
in popoli e nazioni, tutti gli esseri
umani sono figlie e figli Tuoi, da Te
ricevono vita ed esistenza. Tu comandi
loro di obbedire alle tue leggi così
come ciascuno può conoscerle e
comprenderle. Fa che scompaiano odi
e lotte, fa che una pace perenne
riempia la terra e che in ogni luogo
l'umanità possa godere i frutti della
pace. Così lo spirito di fratellanza
fra gli uomini dimostrerà la loro
comune fede in Te, Padre di tutti. Te
lo chiediamo per mezzo del Figlio tuo
Gesù Cristo nostro Signore. Amen.
A cura
dell'Arcidiocesi di Milano
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