CASTEL
GANDOLFO, giovedì, 6 settembre 2007 -
Nel corso di un’udienza di 35 minuti nella residenza pontificia di Castel
Gandolfo, Benedetto XVI e il Presidente israeliano Shimon Peres hanno concordato
sul fatto che è arrivato il momento di porre fine a 60 anni di lutti in Terra
Santa.
Il Santo Padre ha ricevuto il Presidente israeliano nel suo primo viaggio
all’estero in questa veste. Successivamente Peres ha incontrato il Cardinale
Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. All’incontro erano presenti anche
l’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e
Oded Ben-Hur, ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede.
Secondo quanto ha spiegato un comunicato della Sala Stampa, “i cordiali colloqui
hanno permesso uno scambio di informazioni sulla recente ripresa dei contatti
tra israeliani e palestinesi per riportare la pace in Terra Santa, nel rispetto
delle Risoluzioni delle Nazioni Unite e degli Accordi finora conclusi”.
“Si è auspicato che, nell’attuale contesto internazionale che sembra
particolarmente favorevole, con la Conferenza internazionale programmata per il
prossimo novembre, ciascuna delle Parti implicate compia ogni sforzo per
rispondere alle attese delle popolazioni, stremate da una crisi che dura ormai
da 60 anni e che continua a seminare lutti e distruzioni”, aggiunge la nota.
“Si sono anche esaminati i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede,
auspicando una rapida conclusione degli importanti negoziati ancora in corso e
l’instaurazione di un dialogo costante tra le Autorità israeliane e le Comunità
cristiane locali, in vista di una piena partecipazione di queste ultime alla
costruzione del bene comune. Il Presidente Peres ha rinnovato al Santo Padre
l’invito a visitare la Terra Santa”, ha spiegato la Santa Sede.
Benedetto XVI è stato invitato in varie occasioni dalle autorità israeliane, ma
il Vaticano ha sottolineato che il viaggio potrebbe aver luogo in tempo di pace,
o almeno con una tregua solida.