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Benedetto XVI e Shimon Peres vogliono porre fine a 60 anni di lutti

Sono ripresi i negoziati tra la Santa Sede e lo Stato di Israele: dopo la pausa estiva, le due delegazioni si sono incontrate in Israele per circa quattro ore. Al termine della sessione, è stato diramato un ''comunicato congiunto'', nel quale si afferma - riferisce l'agenzia missionaria AsiaNews - che i colloqui si sono svolti in un ''clima di cordialità'', e che i negoziatori hanno ''portato avanti il loro lavoro''. Il comunicato ha ribadito anche la ''determinazione condivisa'' delle delegazioni di ''accelerare il loro lavoro per concludere l'Accordo quanto prima possibile''. Secondo il comunicato, la prossima riunione si dovrebbe tenere il 7 novembre. Oggetto dei negoziati è un accordo sui rapporti Chiesa-Stato in Israele riguardo a materie fiscali e di beni ecclesiastici. Tale trattato, previsto già nel '93 con l'Accordo Fondamentale fra Santa Sede e Israele, attende da allora di essere attuato. La sessione dei negoziati ha avuto luogo alla vigilia della visita in Vaticano del neo-presidente israeliano Shimon Peres, che avrà un'udienza con Benedetto XVI giovedì 6 settembre a Castel Gandolfo. Fu proprio Peres, allora ministro degli Esteri, a concludere l'Accordo Fondamentale e ad allacciare i rapporti diplomatici con la Santa Sede. Negli ambienti della Chiesa in Israele c'è perciò la speranza che il viaggio di Peres porti a una forte accelerazione dei negoziati.

CASTEL GANDOLFO, giovedì, 6 settembre 2007 - Nel corso di un’udienza di 35 minuti nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, Benedetto XVI e il Presidente israeliano Shimon Peres hanno concordato sul fatto che è arrivato il momento di porre fine a 60 anni di lutti in Terra Santa.

Il Santo Padre ha ricevuto il Presidente israeliano nel suo primo viaggio all’estero in questa veste. Successivamente Peres ha incontrato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato. All’incontro erano presenti anche l’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e Oded Ben-Hur, ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede.

Secondo quanto ha spiegato un comunicato della Sala Stampa, “i cordiali colloqui hanno permesso uno scambio di informazioni sulla recente ripresa dei contatti tra israeliani e palestinesi per riportare la pace in Terra Santa, nel rispetto delle Risoluzioni delle Nazioni Unite e degli Accordi finora conclusi”.

“Si è auspicato che, nell’attuale contesto internazionale che sembra particolarmente favorevole, con la Conferenza internazionale programmata per il prossimo novembre, ciascuna delle Parti implicate compia ogni sforzo per rispondere alle attese delle popolazioni, stremate da una crisi che dura ormai da 60 anni e che continua a seminare lutti e distruzioni”, aggiunge la nota.

“Si sono anche esaminati i rapporti tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede, auspicando una rapida conclusione degli importanti negoziati ancora in corso e l’instaurazione di un dialogo costante tra le Autorità israeliane e le Comunità cristiane locali, in vista di una piena partecipazione di queste ultime alla costruzione del bene comune. Il Presidente Peres ha rinnovato al Santo Padre l’invito a visitare la Terra Santa”, ha spiegato la Santa Sede.

Benedetto XVI è stato invitato in varie occasioni dalle autorità israeliane, ma il Vaticano ha sottolineato che il viaggio potrebbe aver luogo in tempo di pace, o almeno con una tregua solida.

 
   
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