(a cura di Giacomo Terracina)


Così Adolf Hitler:

Dal discorso di Hitler, al Reichstag, 30 Gennaio 1939, sette mesi prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, radiotrasmesso in tutto il mondo con traduzioni simultanee:

"" Se la finanza internazionale ebraica dovesse riuscire, in Europa o altrove, a precipitare ancora una volta le nazioni in una guerra mondiale, il risultato non sarà la bolscevizzazione del mondo e la conseguente vittoria del giudaismo, ma lo sterminio della razza ebraica in Europa "".

La decisione di passare allo sterminio sistematico e totale degli ebrei, si afferma che fu presa alla cosiddetta "Conferenza di Swansee", una riunione dei capi nazisti, tenuta vicino a Berlino alla fine del Dicembre 1941.

La data è importante e costituisce un elemento di prova.

Gli Stati Uniti erano entrati in guerra da pochi giorni (8 Dicembre);
l'Unione Sovietica, attaccata da Hitler sei mesi prima (22 Giugno), proprio ai primi di Dicembre cessa di indietreggiare e stupisce il mondo lanciando delle prime controffensive.

È dunque ormai evidente che la guerra sarà lunga e mondiale e che si è formata contro la Germania una gigantesca coalizione internazionale.

Dal punto di vista di Hitler era dunque il momento di attuare la minaccia formulata quasi tre anni prima; nulla di meno ci si poteva aspettare da un paranoico ossessionato, che diceva che gli ebrei avevano provocato la prima guerra mondiale e che Wall Street e il Cremlino erano la stessa cosa, tesi, appunto, del discorso 30 Gennaio 1939.


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