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Scavi a Kfar Kana rivelano insediamenti ebraici dell'epoca di re Salomone e del periodo romano

Nuovi scavi archeologici rivelano resti dell'insediamento ebraico di "Cana di Galilea" che risalgono al periodo romano e a quello di re Salomone. Degli scavi di recupero condotti dall'Autorità Israeliana per le Antichità a Kfar Kana, a Nord di Nazareth, hanno rivelato resti di un insediamento esistito al tempo del regno unificato di re Salomone e del regno di Israele (seguito alla divisione tra regno di Israele e regno di Giuda, nei secoli X e IX a.C.). Nel corso degli scavi sono stati scoperti una sezione delle mura della città e resti di edifici. La direttrice degli scavi per conto dell'Autorità Israeliana per le Antichità, Yardena Alexandre, ha riferito che sono state trovate prove che indicano che il sito fu espugnato nel IX secolo a.C., probabilmente da un nemico. Tra gli altri oggetti rinvenuti nel sito anche vasellame in ceramica, una grande quantità di ossi animali, la raffigurazione di un uomo circondato da due coccodrilli e un sigillo in ceramica che riporta l'effige di un leone.

In seguito alla sua distruzione, il sito fu abbandonato fino a che le sue rovine non furono nuovamente usate per un insediamento in epoca romana (1° sec. d.C.). L'identità di ebrei galilei di quei residenti è già nota dagli scavi precedenti condotti nel sito e da informazioni storiche che identificano l'insediamento nella Cana di Galilea, nota dal Nuovo Testamento.
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Fonte: Ambasciata d’Israele a Roma marzo 2006

   
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