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Impariamo a conoscere il «Progetto
DAVKA»
Metti
due amici con una passione in comune, anzi due: la musica e la propria identità
religiosa e culturale; metti la voglia di entrambi di far conoscere la seconda
attraverso la prima e il gioco è fatto: nasce Progetto Davka che in ebraico
vuol dire "apposta, con lo scopo di" visto che il gruppo è nato con
lo scopo di diffondere la cultura e i valori di Israele attraverso la musica.
Due ragazzi romani, uno dei quali figlio di un profugo dalla Libia come tanti
altri, ebrei dimenticati che furono costretti a scappare all'indomani delle
guerre mosse dagli Stati arabi contro il giovanissimo Stato di Israele. Due
giovani, dicevamo, il chitarrista Uri Baranes e il cantante Maurizio Di Veroli
hanno cominciato a girare l'Italia per far conoscere la musica ebraica
liturgica e quella moderna israeliana in un mix esaltante e coinvolgente, che
viene presentato in un recital chiamato "Tra Sacro e Profano".
Si
sono esibiti non soltanto in ambienti ebraici: l'anno scorso e anche
quest'anno hanno cantato
alla Pontificia Università Lateranense in occasione della XVII Giornata per il
dialogo Ebraico-Cristiano, in una libreria ortodossa e centro culturale
ecumenico alle porte delle mura vaticane per esempio, nonché davanti a duecento persone di tutte le religioni: musulmani, cristiani, ebrei,
buddisti all'Università gregoriana in occasione del quarantennale del
Concilio Vaticano II e del documento ecumenico Nostra Aetate.
Data l'atmosfera dell'incontro spirituale, i due giovani hanno sfoggiato solo
una parte del loro vasto repertorio, che raccoglie brani tratti dai Salmi,
canzoni Folk tipiche e Pop contemporaneo. I presenti hanno potuto comunque
ascoltare i Salmi e i Piyutim (sorta di poesie di stampo religioso) intramezzati da qualche assolo acustico anche su pezzi folk e moderni.
Il prossimo appuntamento per loro sarà a Roma Sabato 4
marzo alle ore 21,30
presso la Libreria Bibli, in Via dei Fienaroli, 28 - Ingresso 4 Euro
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