Daniele Zappalà, su "Avvenire" del 1 maggio 2004


Tra i più gravi episodi di antisemitismo in Francia: nella notte i vandali hanno imbrattato le lapidi di scritte naziste e antisemite inneggianti a Hitler in un cimitero alsaziano.
Card Jean Marie Lustiger: è un atto che nega fede e umanità
 

L'Alsazia, la regione dell'estremo Nord-est francese, ha accolto ieri pomeriggio un'importante cerimonia interreligiosa svoltasi nei pressi del cimitero ebraico di Herrlisheim: lo stesso divenuto bersaglio venerdì scorso di un vasto raid notturno, durante il quale 127 tombe sono state profanate con iscrizioni e simboli inneggianti al nazismo. 

La delegazione della Chiesa francese era guidata dal cardinale Jean Marie Lustiger, arcivescovo di Parigi, che nel corso del suo intervento ha sottolineato come gli eventi della settimana scorsa rappresentino una «negazione della fede e dunque dell'uomo». Il presidente del neonato Consiglio francese per il culto musulmano, Dalil Boubakeur, ha affermato che l'odio «minaccia i fondamenti stessi della nostra democrazia». Nel suo discorso, poi, il grande rabbino di Francia Joseph Sitruk ha sostenuto che «l'antisemitismo non è un problema ebraico». 

Alla cerimonia erano presenti anche numerose autorità civili, a cominciare dal neoministro transalpino dell'Istruzione François Fillon. Questi ha assicurato che, di fronte a ogni forma di razzismo e intolleranza, la Repubblica francese sarà «intransigente» e la «giustizia agirà». Negli ultimi mesi, in Francia si sono moltiplicate in modo inquietante le profanazioni di luoghi sacri di ogni religione. In questo clima, la resistenza contro qualsiasi forma di intolleranza è stata testimoniata ieri anche dal folto pubblico presente.


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