Alle ore 10 il Santo Padre giunge al "Western Wall",
comunemente detto "Muro del Pianto", un frammento del muro
di sostegno del lato occidentale della Spianata del Tempio,
ed è accolto dal Rabbino Capo e dal Presidente della
Fondazione che gestisce il luogo sacro. Il Rabbino Capo
legge un salmo in ebraico, quindi il Santo Padre ne legge
uno in latino e sosta poi in silenziosa preghiera davanti al
Muro. Di seguito pubblichiamo il testo della preghiera
scritta sul biglietto che il Santo Padre Benedetto XVI
depone tra le fenditure del Muro del Pianto:
Il gesto di Benedetto XVI era annunciato. Ma la sorpresa
questa volta è stata il testo, che cita in maniera evidente
l'inizio della
Gaudium et Spes, una delle quattro
costituzioni del Concilio Vaticano II. Ecco il testo:
Dio di tutti i tempi,
nella mia visita a Gerusalemme, la “Città della Pace”,
casa spirituale di ebrei, cristiani e musulmani
porto di fronte a te le gioie, le speranze e le aspirazioni,
le prove, le sofferenze e i disagi di tutti i tuoi popoli
dovunque nel mondo.
Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe,
ascolta il grido degli afflitti, dei timorosi, dei
diseredati;
manda la pace sulla Terra Santa, sul Medio Oriente,
su tutta la famiglia umana;
smuovi i cuori di tutti coloro che invocano il tuo nome,
affinché camminino umilmente nel sentiero di giustizia e
compassione.
“Il Signore è buono con coloro che lo attendono,
con gli animi che lo cercano” (Lamentazioni 3:25).
Altra sottolineatura: la citazione finale è la stessa con
cui Benedetto XVI ieri pomeriggio ha concluso il suo
discorso allo Yad Vashem.