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Shalom è un valore che permea ogni livello dell’esistenza. Non soltanto
le nazioni ma i gruppi di ogni tipo devono
imparare a vivere in shalom, l’uno con l’altro. Il contrario di
shalòm,
nell’ebreo classico, solitamente non è milchamàh (guerra), ma machlòket,
che significa divisione, che talvolta porta l’ostilità, tra le persone.
Le differenze sociali, etniche e religiose esisteranno fino a quando non
arriverà il mashìach. Il nostro compito è quello di imparare a vivere
in shalom con gli altri e dare così una mano affinché la redenzione
arrivi prima.
Il contrasto fra shalom e machlòket esiste anche a livello personale.
Shalom bàyit, o la pace per la casa, ha un posto importante nella
gerarchia ebraica dei valori. Molte cose si possono sacrificare per il suo
bene. Lo shalom bàyit è rappresentato soprattutto come la pace tra
moglie e marito, ma riguarda anche i genitori, i figli e tutti coloro
che condividono la stessa casa. I temperamenti mutevoli devono essere
tenuti a freno piuttosto che dar loro libero sfogo. La violenza domestica,
per quanto sicuramente esistita fra gli ebrei, è considerata una grave
violazione di quello che è il significato ebraico di casa.
Shalom è anche un valore nell’individuo. Nel nostro mondo così
complesso siamo troppo lacerati tra ideali,
valori, sogni e aspirazioni, in conflitto fra loro. Shalom è collegato al
termine shelemùt, che significa interezza. Noi dobbiamo stabilire la
nostra linea di condotta e viverla nella sua interezza. Shalom con se
stessi e Shalom con Dio sono impossibili se non
sono strettamente uniti. | home
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