Il
Comune di Bologna, in collaborazione con il Museo
Ebraico di Bologna e la casa editrice Mondadori,
organizza un incontro con lo storico Amos Elon, che
presenterà il suo ultimo libro dal titolo Requiem tedesco. Storia
degli ebrei in Germania 1743 / 1933 martedì 24 maggio 2005 alle ore
18.00.
"Prima dell'ascesa di Hitler al potere, i tedeschi
erano stati spesso temuti, ammirati, invidiati oppure messi in ridicolo
dagli altri popoli europei; pare che gli ebrei fossero gli unici a provare
nei loro confronti un vero amore."
Incontri in libreria
Martedì 24 maggio 2005 ore 18.00
in via Valdonica 1/5 - BO
Amos Elon
presenta il suo nuovo libro
Requiem tedesco. Storia degli ebrei in Germania
1743 - 1933 (Mondadori 2005)
Presiede
Franco Bonilauri Direttore del Museo Ebraico di Bologna
Intervengono
Anna Foa
Docente di Storia Moderna
Università di Roma "La Sapienza"
Vincenzo Cioni
Università di Firenze
Mentre la storia degli ebrei tedeschi viene di solito raccontata a partire
dalla sua fine, con la loro tragica persecuzione durante il Terzo Reich,
Amos Elon, in questo studio di nuovissima impostazione e limpida
obiettività, ci riporta indietro di quasi due secoli e ricostruisce la
vicenda degli ebrei in Germania dal 1743 al 1933. Un arco di tempo che li
ha visti raggiungere traguardi culturali talmente alti da far parlare di
un 'secondo Rinascimento'. La storia dell'assimilazione ebraica in questo
paese, infatti, assai più che una vicenda tragica è stata quella di un
bellissimo sogno di civiltà e di tolleranza che in buona parte si è
realizzato. Se è vero che ai periodi di apertura illuminata se ne
alternarono altri di discriminazione e persecuzione antisemita, è anche
vero (e tanto più straziante) che gli ebrei tedeschi ebbero un fortissimo
attaccamento alle tradizioni del paese e persino una straordinaria affinità
con certi aspetti della mentalità germanica, come l'industriosità, la
frugalità e la propensione alla speculazione astratta.
E alle vicende dell'impero essi parteciparono
attivamente, sacrificando la vita nelle sue guerre, lavorando alla sua
crescita economica e culturale. Affollata è la galleria di personaggi che
hanno dato un'impronta ai due secoli: da Moses Mendelssohn, che entrò a
Berlino a metà Settecento dalla porta riservata "agli ebrei e al
bestiame" e divenne il "Socrate tedesco", al nipote Felix
Mendelsshon-Bartholdy, grande musicista; dall'amatissimo poeta Heinrich
Heine a Rahel Varnhagen, musa dei salotti intellettuali ottocenteschi, a
romanzieri di successo come Arnold Zweig, Lion Feuchtwanger, Emil Ludwig,
o grandi rivoluzionari come Karl Marx e, alla fine del secolo, Rosa
Luxemburg. Per arrivare, con il Novecento, alla clamorosa presenza ebraica
in ogni campo: il pensiero scientifico con, in primo luogo, Albert
Einstein, la musica con Arnold Schonberg e Kurt Weill, il teatro con
Bertolt Brecht, la pittura espressionista con Max Liebermann. Senza
contare i grandissimi 'cugini' austriaci: Sigmund Freud, Arthur Schnitzler,
Stefan Zweig, Karl Kraus, l'austro-boemo Franz Kafka. Sono questi gli anni
in cui, con Theodor Herzl, nasce anche il sionismo, che raccoglierà,
assai prima dell'avvento del nazismo, i nascenti movimenti di dissenso
dall'assimilazione e di adesione all'identità ebraica.
Il libro si conclude con l'avvento al potere di Adolf
Hitler e i primi terribili segni del crollo di un mondo. E, con tragica
ironia, Amos Elon cita un'annotazione del 1942 del perseguitato studioso
Victor Klemperer: "Io sono tedesco, sono gli altri che non lo sono...
è lo spirito che decide, non il sangue".
Amos Elon, nato a Vienna, attualmente
vive tra Gerusalemme e la Toscana. Collabora al "New York Times
Magazine" e alla "New York Review of Books". Fra i suoi
libri ricordiamo La rivolta degli ebrei (Rizzoli 1979), Israeliani:
padri fondatori e figli (Editoriale viscontea 1988), Gerusalemme. I
conflitti della memoria (BUR 1990) e Il grande Rothschild: Meyer
Amschel (Mondadori 1999).
Anna Foa insegna Storia Moderna all'Università
"La Sapienza" di Roma; i suoi principali ambiti di ricerca
sono la storia degli ebrei in Europa dal Medioevo all?età
contemporanea e la didattica della storia. Tra i suoi libri citiamo Giordano
Bruno (Il Mulino 1998), Fili della memoria (con A. Bravo e
L. Scaraffia, Laterza 2000, II ed.), Ebrei in Europa dalla peste
nera all'emancipazione (Laterza 2001, II ed.), Giordano Bruno
(Il Mulino 2002, II ed.), Eretici. Storie di streghe, ebrei e
convertiti (Il Mulino 2004).
Vincenzo Cioni è
Docente di Storia dell'architettura bioclimatica all'Università di
Firenze. È co-fondatore e membro del Consiglio d'Amministrazione della
Cooperativa Libraria Universitaria Editrice di Bologna (CLUEB). Tra le
pubblicazioni più significative ricordiamo I tipi di riuso
architettonico e la loro interpretazione storica e critica (in Il
riuso architettonico. Progetto e concetto, Firenze 1997) e Progettare
Firenze (in Progetto e realtà. Riqualificazione dell'area
ex-panificio militare, Firenze 2003).
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[Fonte: tracce.it - gennaio 2003]