Ebrei e Cristiani ieri - il Mosaico del V Secolo
S. Sabina sull'Aventino - Roma

Sopra l'ingresso della Basilica, nella navata centrale, si può ammirare il mosaico di dedica della Basilica, collocato in quel sito secondo l'uso antico. Esso costituisce un importante documento storico. Una larga fascia racchiude i sette versi dell'iscrizione a lettere d'oro su fondo azzurro; il testo dice:

QUANDO CELESTINO AVEVA IL SOMMO GRADO DELLA DIGNITÀ APOSTOLICA E RIFULGEVA NEL MONDO INTERO COME IL PRIMO DEI VESCOVI QUESTA MERAVIGLIA È STATA CREATA DA UN PRETE DI ROMA ORIUNDO DI ILLIRIA PIETRO UOMO BEN DEGNO DI PORTARE TALE NOME PERCHÉ DALLA NASCITA NUTRITO NELL'AULA DI CRISTO RICCO PER I POVERI POVERO PER SE STESSO IL QUALE FUGGENDO I BENI DELLA VITA PRESENTE HA BEN MERITATO SPERARE DI RICEVERE LA VITA FUTURA

Ai lati del mosaico, due figure femminili sono rappresentate quasi di fronte con movimento convergente verso il centro; sotto i loro piedi si legge a destra:"ECCLESIA EX GENTIBUS", a sinistra: "ECCLESIA EX CIRCUMCISIONE".

La prima è vestita di sottoveste bianca, tunica purpurea ed ha il capo coperto di cuffia e velo purpureo attorcigliato intorno alle spalle e alle vita e tiene in mano un codice aperto nel gesto di chi parla. È il codice del Nuovo Testamento.

La seconda è vestita di sottoveste bianca, di tunica purpurea, ma, a differenza della precedente, invece della cuffia, ha il capo coperto da un sottovelo bianco e da un velo purpureo. Anch'essa regge in mano un codice: è l'Antico Testamento.

Nuovo e Antico Testamento non si oppongono, ma sono fonti dalle quali attinge l'unica Chiesa Cristiana di cui è pastore il Pontefice romano, come dimostrano e la posizione delle figure relativamente al testo e la preposizione grammaticale "EX".

L'alta spiritualità del mosaico dedicatorio ne completa l'eccezionale valore storico.

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