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Dar parole alla Memoria Presentazione del romanzo Non
dire di me che ho fuggito il mare e Il romanzo Non dire di me che ho fuggito il mare, di Alberto Melis (Condaghes ed. pp. 202), ambientato nel corso dell’ultima guerra mondiale su un’immaginaria e sperduta isola nel golfo di Genova, è la storia dell’incontro tra due ragazzini e un deportato ebreo evaso da un campo di concentramento che si nasconde in un vecchio faro. E’ dunque la storia di un’amicizia, ma anche di una lenta e sconvolgente presa di coscienza. Per la prima volta infatti Matteo e sua sorella Marta si pongono delle domande. Perché gli ebrei vengono perseguitati? Perché i nazisti e i fascisti offrono 5 mila lire per ogni uomo ebreo, 3 mila per ogni donna ebrea e mille per ogni bambino ebreo denunciati? E soprattutto, perché a loro, a Matteo e a Marta, è stato insegnato a disprezzare gli italiani di fede ebraica, a casa, a scuola e persino in chiesa? Non dire di me che ho fuggito il mare, nella sua forma di classico romanzo d’avventura per ragazzi, affronta sotto traccia uno degli aspetti più sottaciuti della tragedia degli ebrei italiani. Ovvero la responsabilità di chi distolse lo sguardo o addirittura favorì le discriminazioni razziali e la deportazione dei cittadini italiani di fede ebraica, anche e soprattutto in virtù di antichi pregiudizi di natura religiosa. Il romanzo, il cui titolo si rifà al verso di una poesia che Tusitala - Robert Louis Stevenson scrisse per suo padre, grande progettista di ponti e di fari, è dedicato alla piccola Sissel Vogelmann, una bambina di otto anni che venne deportata e morì ad Auschwitz (e insieme a lei al milione di bambini che scomparvero nei lager nazionalsocialisti), ed è rivolto ai ragazzi dai 12 anni in su. In appendice del romanzo è presente un breve intervento di Daniel Vogelmann, editore della casa editrice ebraica Giuntina di Firenze (qui in chiusura riportato), e una sua poesia dedicata alla piccola Sissel. - Giuseppe Pontremoli
alla voce e Mariateresa Lietti al violino - Daniel Vogelmann,
editore della casa editrice ebraica Giuntina Marco Garena
responsabile editoriale libri scolastici Paravia - Giuseppe Pontremoli
alla voce e Mariateresa Lietti al violino - Alberto Cavaglion:
scrittore, redattore de L’Indice Giuseppe Pontremoli,
scrittore, critico letterario Giovanni Manca
- Casa editrice Condaghes - Giuseppe Pontremoli
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