Hoshaana'
aiutaci! È questa l’invocazione che gli ebrei elevano a D-o nei
giorni di Succot e oggi nel giorno di Hoshaana' Rabba', perché
venga loro in aiuto, non solo perdonando i loro peccati, ma
aiutandoli a tornare sulla retta via, a riconquistare quella onestà morale su cui si basa il vivere associato.
Giudica il tuo
prossimo sempre favorevolmente ammonisce il Pirke' Avot,
perché in tal modo sfuggirai al pericolo di fare maldicenza e di
creare quindi litigi e discussioni. Le tristi conseguenze della
maldicenza sono vigorosamente messe in rilievo nel Talmud di
Sanhedrin 7a dove è scritto; la maldicenza è come una
fenditura da cui passa l’acqua; quanto più la fenditura si
allarga tanto più diviene forte la corrente volendo dire che
le conseguenze della maldicenza sono rovinose e travolgono tutti,
anche coloro che ne sono la causa.
La maldicenza crea
divisioni, crea fratture che possono assumere carattere di lotte
interne che possono recare un grave pericolo per le conseguenze
che ne potrebbero derivare.
Nel Talmud di
Shabbat è detto che Gerusalemme e il suo tempio furono distrutti
per la discordia e la maldicenza della popolazione. E la Kabbala'
fa notare che la shon hara' = maldicenza ha lo stesso valore
numerico di horban = distruzione volendo dire che praticamente
sono la stessa cosa. Chiedere a D-o oggi di liberarci dalla
maldicenza e dalle sue inevitabili conseguenze credo sia per noi
indispensabile e urgente. Quando il giorno di Kippur digiunando
confessammo i nostri peccati con ogni probabilità dimenticammo di
confessare questo. Ma allora non possiamo essere sicuri di avere
espiato tutti i nostri peccati.
I dottori della Kabbala', nello Zohar, ci danno ancora una speranza di poter
rimediare. Essi dicono che di Rosh Ha Shana' è stato promulgato
il decreto finale che riguarda la sorte riservata ad ogni uomo
nell’anno che si inizia. I giusti sono iscritti nel libro della
vita mentre i peccatori vengono iscritti in quelle della morte;
coloro che si trovano in mezzo possono ancora pentirsi fino al
giorno di Kippur perché è in quel giorno che il loro destino è suggellato.
Ma, dice lo Zohar,
ci possono essere dei ritardatari e un’ultima proroga viene loro
concessa fino a Hoshaana' Rabba' quando la sentenza diviene
definitiva e inappellabile. E allora in questa ultima occasione
che viene offerta gli ebrei cercano di divenire discepoli di Aron
che amava la pace, perseguiva la pace, amava le persone e cercava
di avvicinarle alla Torah. D-o li ricompenserà concedendo loro
una vita felice, nell’armonia e nell’aiuto reciproco per il
bene comune.
Un primo atto di
pentimento lo facciamo subito aiutando chi ha bisogno e cercando
di essere generosi con chi è stato provato dalla sorte. Zedacà
tazzil mi mayet - la beneficenza salva dalla morte.
|