“Tre cose hanno in sé
una primizia del mondo futuro: il sole, lo Shabbat e l’atto
sessuale” (Berakhot 57b). La meraviglia dell’eros ha affascinato sia
gli antichi autori ebrei che le altre antiche civiltà. Già la Genesi
(1,27) gli riconosce un’immensa importanza, dal momento che scopre
un corrispettivo dell’unione sessuale nell’essenza divina: E Dio
creò l’uomo a Sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e
femmina li creò: Prese una delle sue costole e ne fece una donna
(2,22); Per questo l’uomo lascerà padre e madre per unirsi alla
propria donna (2,24). Gli antichi Sapienti del Talmud interpretavano
questi versetti così: “Egli li creò con due volti, e solo dopo li
separò”.
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