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L'ebraismo
moderno Massimo Introvigne - J. Gordon Melton, Elledici, 2004
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Anche l'ebraismo ha il
volto della modernità (Avvenire, 21 novembre 2004)
Nella lunga strada che dall'“emancipazione” degli ebrei in età
illuministica arriva fino ad oggi, passando attraverso la tragedia della
Shoà, la religione di Israele ha conosciuto un'evoluzione o, meglio, una
ramificazione che rischia di passare inosservata. All'argomento dedicano
ora un utile saggio introduttivo Massimo Introvigne e J. Gordon Melton.
Il volume “L'ebraismo moderno”, che appare nella collana “Religioni
e movimenti”della Elledici (pagine 236, euro 14,00), rappresenta una
documentatissima rassegna su eventi e correnti del pensiero ebraico.
Molto spazio, per esempio, viene riservato ai diversi movimenti
ortodossi, ma anche a fenomeni in apparenza marginali come il cosiddetto
“Codice Genesi”, oltre che all'analisi dei rinnovati e ricorrenti
episodi di antisemitismo.
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La letteratura sugli ebrei è immensa, ma scarseggiano le
panoramiche sul mondo ebraico contemporaneo e le mappe delle correnti tra loro
diversissime che ne fanno parte in Israele, in Europa e negli Stati Uniti.
Massimo Introvigne e J. Gordon Melton - dopo una necessaria quanto rapida
ricognizione storica - partono dall'emancipazione politica degli ebrei
nell'Ottocento, e seguono quindi la divisione del mondo ebraico in correnti
distinte e oggi totalmente separate: i riformatori, i conservatori, gli
ortodossi. A proposito dell'Ortodossia, gli autori mettono ordine fra le sue
molteplici componenti, disponendole intorno ai temi centrali dell'atteggiamento
verso la corrente mistica chiamata hassidismo e della posizione a favore ovvero
contro il sionismo e lo Stato di Israele (che alcuni ortodossi hanno, a vario
titolo, avversato). Il testo - che nasce da anni di visite a comunità ebraiche
dei più diversi tipi compiute dagli autori in tutti i continenti - esamina
quindi la proliferazione dei movimenti neo-ebraici, dai black jews negli
Stati Uniti e in Africa agli incroci contemporanei fra ebraismo e New Age.
La mappatura dell'ebraismo moderno permette agli autori di affrontare, a partire
da sicuri dati empirici e statistici, la questione dell'identità ebraica,
affrontando i contrasti spesso assai duri fra ebrei secolaristi e religiosi, e
chiedendosi «chi è» e anche «chi sarà» ebreo. Mentre l'antisemitismo di
ogni colore - un fenomeno su cui pure sono proposte alcune osservazioni - si
fonda sull'idea mitologica dell'esistenza di una realtà unica e unitaria -
«gli ebrei» -, lo studio mostra che l'ebraismo contemporaneo è piuttosto un
mosaico dove coesistono etnie, posizioni, culture diverse, talora assai lontane
le une dalle altre ma nello stesso tempo cruciali per qualunque comprensione
degli scenari religiosi contemporanei, dagli Stati Uniti all'Africa, dalla
Russia al Medio Oriente.
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