Agnese Pellegrini, su "Avvenire" del 20 gennaio 2004


Per un giorno Milano è diventata la capitale del rinnovato dialogo con gli ebrei. E, dalla capitale lombarda, si leva un invito a tutta Italia, a tutte le Chiese cristiane che ieri insieme, per la prima volta, hanno celebrato la Giornata dell'Ebraismo promossa dai Vescovi italiani nel 1990.

Un appuntamento che, significativamente, anticipa la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani e che ieri si è svolto nella sinagoga maggiore di via della Guastalla, alla presenza di ebrei, cattolici e rappresentanti di altre 16 confessioni cristiane.

«Nella prospettiva di un ecumenismo pastorale e feriale, a Milano, per la prima volta, la Giornata dell'Ebraismo è stata celebrata coralmente», ha evidenziato don Gianfranco Bottoni, presidente del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano e responsabile per l'ecumenismo della diocesi ambrosiana. Gli ha fatto eco Giuseppe Laras, rabbino capo, che ha commentato il tema del giorno, significativo passo del profeta Sofonia: «Serviranno il Signore appoggiandosi spalla a spalla». «Quando si è assieme a portare un peso - ha spiegato don Bottoni - ci si fa forza; spalla a spalla, per sostenerci e testimoniare, con gli sguardi rivolti allo stesso orizzonte; ci precedono gli ebrei e ci accompagna Cristo ma il comune cammino di ritorno a Dio presuppone la stessa lotta al politeismo mondano e all'idolatria». 

Una scelta contro l'antisemitismo la cui denuncia, però, non deve «diventare una bandiera di parte». Ne è convinto il rabbino secondo cui «la comunità cristiana può fornire un grande contributo alla sua eliminazione». Del resto, la "speciale comunione" che lega i cristiani al popolo d'Israele è il senso della "Charta Oecumenica" firmata nel 2001 a Strasburgo dalle Chiese d'Europa. 

E il dialogo diventa allora possibile: «Stiamo andando - ha concluso Laras - verso il reincontro; e sentiamo che questo percorso giungerà a conclusione, secondo i tempi della volontà di Dio e l'impegno nostro, chiamati ad una vita improntata all'umiltà, alla conoscenza e all'aiuto».


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