Dopo aver trascorso diversi anni in Libano, Frédéric Pichon e la sua
famiglia decidono di lasciare Beirut per la Francia. Ma quello a cui
si predispongono non è un qualsiasi viaggio di ritorno, perché avrà
come filo conduttore le comunità cristiane d’Oriente, insediate con
le loro antiche chiese non lontano dai luoghi dove sono vissuti Gesù
e gli Apostoli. Inizia così un lungo periplo attraverso il Libano,
la Siria, la Turchia e la Grecia, costellato di incontri, peripezie,
incursioni nella storia antica e moderna di questi luoghi,
attraverso deserti, valli e montagne a strapiombo su cui vegliano
monasteri austeri e remoti.
Lo sguardo dell’autore è acuto e penetrante: giocano a suo favore
l’esperienza di vita nel Vicino Oriente, la conoscenza della lingua,
un rapporto di grande empatia con le popolazioni locali e un sincero
sentimento religioso. Il risultato è un racconto vivace, sempre
suggestivo, spesso appassionante, soprattutto capace di cogliere
l’anima profonda e molteplice dei cristiani d’oriente, cattolici,
ortodossi, maroniti e caldei che sopravvivono, con grandi sofferenze
e coraggio, ogni giorno più isolati, in un mondo musulmano
contraddittorio e travagliato.
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