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17
gennaio, giornata dell'ebraismo
In
Vaticano il Concerto della Riconciliazione
Il
dialogo tra la Chiesa cattolica e il rabbinato di Israele, per
il Papa, è un "segno di grande speranza”. Giovanni Paolo
II lo ha detto ai rabbini capo di Israele, ricevuti in udienza.
Ha anche rivendicato il dialogo con gli ebrei come impegno di
tutto il suo pontificato. L’udienza è con i rabbini
ashkenazita e sefardita, Yona Metzger e Shlomo Amar e con il
Signor Oded Wiener, Direttore Generale del Gran Rabbinato, a
Roma in occasione del Concerto della Riconciliazione, che avrà
luogo domani in Vaticano.
Il grande evento religioso e musicale, attraverso il
quale potrà farsi strada il progresso del dialogo, riguarda la
"Riconciliazione fra Ebrei, Cristiani e Musulmani" ed
è organizzato dal Pontificio Consiglio per la promozione
dell’Unità dei cristiani e dalla Commissione per i rapporti
con l’ebraismo. Il concerto verrà introdotto dal cardinale
Walter Kasper e concluso da un intervento del Papa. Si tratterà
di una sorta di "Assisi in musica" che vedrà la
partecipazione di esponenti delle tre religioni monoteiste.
Protagonisti musicali della serata saranno la Pittsburg
Symphony Orchestra diretta dall’ebreo - americano Gilbert
Levine e il grande coro di 300 elementi provenienti dalle
Filarmoniche di Londra, Cracovia ed Ankara.
Tutto ruoterà idealmente, attorno al patriarca Abramo “padre
di una moltitudine di popoli”: ci sarà la prima esecuzione
assoluta del mottetto sacro, “Abraham”, scritto da John
Harbison, compositore di fede luterana. Il programma comprende,
inoltre, anche la Sinfonia N. 2, "Resurrezione", del
grande compositore austriaco ebreo Gustav Mahler. Viene
così prefigurato l'intero arco della Storia della Salvezza,
dall'evento iniziale a quello culminante...
Città del Vaticano, 16 gennaio 2004
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