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Furono
ebrei gli «inventori» delle catacombe
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Roma, iscrizioni ebree
trovate nelle catacombe |
I primi a
utilizzare le catacombe per seppellire i propri
morti, a Roma, non furono i cristiani come si era
fin qui sempre pensato, ma gli ebrei. È quanto
emerge dagli studi condotti dagli esperti
dell'università olandese di Utrecht, guidati da
Leonard Victor Rutgers e pubblicati sulla rivista
«Nature». I ricercatori hanno applicato il
metodo della datazione al radiocarbonio su alcuni
corpi della catacomba di Villa Torlonia e hanno
scoperto che si tratta di persone sepolte nel
primo secolo avanti Cristo, ben prima quindi
dell'epoca (III secolo) in cui i primi cristiani
hanno iniziato a utilizzare le necropoli
sotterranee scavate nel tufo. Rutgers ha
sottolineato come le sue ricerche possano gettare
nuova luce sui profondi legami che, all'inizio
dell'era volgare, avvicinavano i primi cristiani
alle comunità ebraiche di Roma.
Una
catacomba Ebraica di Roma risalente a un secolo
prima di prima di quelle Cristiane
Uno
studio dell’università di Utrecht ha stabilito
che una catacomba ebraica di Roma è antecedente
di almeno cento anni a quelle omologhe cristiane,
il che significa che il seppellimento nei
cimiteri sotterranei della città può non essere
una ‘invenzione’ dei primi cristiani, bensì
che essi ereditarono tale pratica dagli ebrei. La
scoperta, pubblicata in luglio su Nature,
contribuirebbe a gettare nuova luce sui legami
fra l’antica cultura cristiana e il giudaismo.
La ricerca è iniziata due anni fa, con la
raccolta di campioni di legno conficcati nello
stucco che ricopre le aperture di molte tombe.
La datazione con radiocarbonio ha mostrato che la
catacomba - che si trova sotto il parco di Villa
Torlonia, che è uno dei 6 siti cimiteriali
ebraici di Roma finora noti - venne costruita fra
il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C.,
assai prima dunque di tutte le 60 catacombe
cristiane che cominciarono a essere in uso solo a
partire dal terzo secolo.
Tale datazione dimostra che è molto probabile
che fossero stati gli antichi ebrei di Roma a
mettere a punto questo sistema che venne in
seguito adottato dai cristiani per seppellire i
loro morti.
Sebbene nei testi latini si parli di una
comunità ebraica insediata a Roma già nel primo
secolo a.C., si ignorava dove e come essa
seppellisse i suoi morti: adesso è verosimile
che venissero usate le catacombe fin dall’inizio.
Il professore olandese Leonard Victor Rutgers,
che ha guidato la squadra degli archeologi, dice
che anche per le tombe cristiane si dovrebbe
ricorrere alla datazione col radiocarbonio, dato
che la collocazione nel tempo di questi cimiteri
sotterranei avviene invece in base a criteri
stilistici e architettonici.
Esami comparati delle catacombe cristiane ed
ebraiche confermano i legami fra le due
comunità. Se si raffronta la pianta di Villa
Torlonia con quella delle catacombe cristiane si
vede che l’architettura è assolutamente
simile. L’unica differenza sta nelle iscrizioni
e nell’iconografia. Le catacombe cristiane sono
di solito decorate con antichi -r
- chi” e “c
simboli religiosi come pesci o colombe e con le
lettere greche “ rho” intrecciate, monogramma
per la parola greca Christos. Mentre invece le
gallerie sotterranee di Villa Torlonia hanno
decori a fresco con simboli ebraici: menorah,
rami di palma, Arca dell’Alleanza.
Tutto ciò contribuisce a rafforzare la prova di
come fosse profonda l’influenza del giudaismo
sul primo cristianesimo: la questione delle sue
radici ebraiche è infatti, a tutt’oggi,
oggetto di vivace discussione.
Sei sono attualmente le catacombe ebraiche
conosciute. Quattro di questi antichi cimiteri
sono crollati e a differenza delle più note
catacombe cristiane, le altre due sono molto
difficili da visitare. Gli scavi di Villa
Torlonia sono sotto la protezioni dei beni
archeologici e l’altra si trova in una
proprietà privata sull’Appia Antica.
Notizia
data dal comune di Roma, che sta costruendo,
proprio nellazona di Villa Torlonia il nuovo
Museo della Shoah:
E nel sottosuolo si restaurano le catacombe
ebraiche
Sotto Villa Torlonia ci sono le Catacombe
Ebraiche. Non si sa ancora dove arrivino e se
interessano anche l'area del Museo della Shoah.
Forse alcune cavità sono state utilizzate a suo
tempo da Mussolini per costruire il bunker
personale antiaereo sotto la Villa. Coperte a
lungo dall'oblio, le Catacombe sono state
«gestite» fino agli anni '80 dalle antichità
del Vaticano. Riscoperte da archeologi come
l'olandese Leonard Rutgers, costituiscono un
«unicum», forse il modello a cui si sono poi
ispirate le catacombe cristiane. Oggi per il
restauro godono di uno stanziamento di un 1,5
milioni di euro. In ottobre è stata siglata
un'intesa tra le sovrintendenze archeologiche di
Roma (comunale e statale) e l'Unione delle
comunità ebraiche. Dopodiché sono iniziate le
indagini preliminari, tuttora in corso, con
l'impiego di 500.000 euro. Il restauro delle
catacombe, molto belle e dotate anche di
affreschi, accrescerà l'interesse per tutta la
zona.
La
scelta dell'area sepolcrale anticamente era caduta su via Nomentana,
che dava meno nell’occhio rispetto alle più importanti
strade consolari, più frequentate, dato che essa
era di secondaria importanza, essendo limitata ad
un percorso di poche decine di miglia, andando
dal Castro Pretorio (con uscita da una porta che
era diversa dalla attuale Porta Pia) fino a
Mentana, dalla quale ultima località prendeva il
nome.
Sulla Nomentana sorsero diverse catacombe,
compresa quella ebraica, ritrovata nel 1918 sotto le scuderie dell’attuale
villa Torlonia.
[Chi
fosse interessato a visitare queste ultime, può telefonare al 339.58.72.520]
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