CONTINUA IL CASO ISRAELIANO
Dichiarazioni
del Card Silvestrini
Il cardinale Achille Silvestrini ha espresso
il suo giudizio sul caso israeliano: Non è vero che la Santa Sede abbia un
atteggiamento filo-palestinese che non le permette di vedere la minaccia
terroristica che assedia Israele". In questo modo il cardinale Achille
Silvestrini, in passato responsabile della diplomazia vaticana, commenta 'il
caso' nato tra il Vaticano e il governo israeliano in seguito alla
mancata citazione da parte di Papa Ratzinger degli attentati che colpiscono
il Paese mediorientale. "Non è necessario dire tutto ogni volta -
spiega intervistato dal 'Corriere della Sera'- Quello dell'Angelus è un
appuntamento settimanale e dunque il riferimento primario è ai fatti
correnti, tant'è che il Santo Padre ha usato l'espressione 'in questi
giorni'. Di certo non intendeva misconoscere la sofferenza per atti
terroristici che da tempo sperimenta Israele". Quindi Silvestrini torna
indietro con la memoria e rievoca le 'mosse' di papa Wojityla nello
scacchiere mediorientale. "Se Giovanni Paolo II è andato a
Betlemme e lì ha incontrato l'Autorità palestinese, è andato anche a Yad
Vashem e al Muro del Pianto. Ha voluto un 'Accordo' con lo Stato di Israele
e ha stabilito con esso relazioni diplomatiche, ha parlato instancabilmente
della minaccia che può costituire anche oggi l'antisemitismo. Sono sicuro
che questa sarà anche la linea di Benedetto XVI.