«Il
rabbino Levi incontra l'ayatollah iraniano e un'alta autorità islamica».
Per un mondo di Pace
Michele Brancale, su La Nazione 11
settembre 2006
Il rabbino Levi incontra
l'ayatollah iraniano e un'alta autorità islamica Molti pensano che sia
inutile pregare, ma l'inutile diventa necessario per riscoprire il senso delle
cose, della storia che sfugge alle intenzioni di chi vorrebbe governarla e non
si è educato a riscoprire, come insegna la preghiera, che gli altri sono
uguali a noi. Eppure, i miracoli avvengono, l'impensabile accade quando
pregando si aprono spazi per cui uomini di fede provenienti da Paesi che non
si riconoscono o che vivono in profonda tensione, parlano gli uni con gli
altri e pregano gli uni accanto agli altri, come è accaduto nel '95 a 'Terre
e cieli di pace', a Firenze, e ieri ad Assisi, dove la "carovana"
che segue le tappe segnate dalla Comunità di Sant'Egidio nel cosiddetto
spirito di Assisi, si è confrontata 'Per un mondo di pace'. Accade allora che
Joseph Levi, rabbino della città del fiore, sieda allo stesso tavolo con
Ahmad Al-Tayyeb, rettore dell'Università di Al-Azhar, in Egitto (una delle
massime autorità dell'Islam), per un confronto sull'efficacia della preghiera
come radice della pace, e riceva una domanda, pacata, da Mohammad Al Tashkiri,
ayatollah iraniano, consigliere influente della classe religiosa e politica
del suo Paese. Nel pomeriggio i due si sono rivisti e si sono scambiati i
biglietti da visita. Levi: "Gli scriverò". È una conferma
ulteriore a quello che il rabbino ha sostenuto: troviamo scritto in noi non
solo il bisogno ma anche il coraggio di esprimere i nostri pensieri e
sentimenti in parole. Levi li ha riassunti in questa preghiera: "Che Dio
ci mandi la Sua pace, faccia cessare la brutalità ed ostilità dell'uomo,
faccia riposare presso di Lui le vittime di tutte le guerre, faccia ritornare
presso le loro dimore tutti coloro che hanno dovuto lasciare le proprie case,
tutti quelli che si trovano in cattività, facendoci ritrovare la pace ognuno
sotto la propria vigna". Pregare, come dire bisogno di comunicare.