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L'Autore
Martin Buber (Vienna 1878 – Gerusalemme 1965)
è uno dei padri dell’ebraismo contemporaneo.
Molto attivo sulla scena
intellettuale tedesca, anche oltre l’avvento del nazismo e l’inizio
della persecuzione antisemita, emigra nel 1938 in Palestina. Di qui
continuerà ad irradiare il suo intenso magistero spirituale,
adoperandosi tra l’altro per l’opera di riconciliazione tra arabi ed
ebrei. Numerosi gli scritti, dedicati a temi molteplici, quali il
chassidismo e la mistica giudaica, la filosofia dialogica, la
Bibbia, di cui insieme a Franz Rosenzweig ha curato un’originale
traduzione tedesca. Presso Marietti sono state tradotte le seguenti
opere: La fede dei profeti (2002), La regalità di Dio
(1989), Mosè (2002), Il problema dell’uomo (2004).
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Martin Buber,
Israele e Palestina. Sion storia di un'idea
- Marietti,
2008 |
Della storia di un’idea qui si
tratta; non dunque della ricostruzione dei precedenti ideologici di
una realizzazione storica. L’idea di Sion, che accompagna con la sua
ricchezza spirituale e con il suo pathos affettivo tutta la
tradizione di Israele, è qui presentata nel suo immutato impulso
ideale, nella sua forza ispiratrice, che nessun evento storico,
nessuna contingenza politica, è in grado di soffocare, nemmeno con
l’illusione di una realizzazione ormai compiuta. Certo, chi conosce
l’infaticabile lotta di Buber contro l’idealismo sa che l’“idea” di
Sion non può essere intesa nel senso di una concezione astratta,
“filosofica”, ma come un preciso “evento” per Israele, popolo e
individui. Si tratta di un’idea “religiosa”, dello “spirito di una
fede”. La fede, per Buber, è evento, è incontro; farne la storia
significa rileggere e rivivere questo incontro e riproporne il
significato di domanda per l’uomo, di elezione a una responsabilità.
Il rapporto di Israele con la sua Terra non è fondato su un presunto
legame naturale di sangue o di razza. Israele ha certo un rapporto
essenziale con la sua Terra, ma si tratta di un rapporto etico: la
Terra non è madre, ma sposa. Tra Israele e la sua Terra vi è il
legame di un patto tra sposo e sposa, il cui significato è incluso
nel più fondamentale patto di Alleanza tra Dio e Israele. Nella
Terra promessa Israele è chiamato a realizzare Sion: la società
giusta con la Terra, giusta con gli uomini e perciò giusta con Dio.
Questo è il messaggio che Buber vuole affidare con quest’opera al
movimento sionista del suo tempo e, in generale, a Israele.
(Andrea Poma) |
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