Benedetto XVI, la chiarezza della fede, unità per i cattolici e base del
dialogo con ebrei e islam
Gerusalemme – L’elezione di
Benedetto XVI è la più grande, l’unica consolazione al dolore lasciato
nel nostro cuore dalla morte di Giovanni Paolo II. P. David-Maria A.
Jaeger, giurista francescano in Israele, commenta così ad AsiaNews la
nomina del nuovo pontefice. “Questa scelta è di fondamentale importanza
soprattutto per la cattolicità – spiega p. Jaeger - perché nessuno
come Ratzinger ha saputo esprimere e proclamare con chiarezza quella che
è la fede della Chiesa”. Secondo p. Jaeger attorno a questa
proclamazione “chiara” si concentra “un fattore di unità ritrovata
tra tutti i fedeli di Cristo”.
Il religioso è convinto che la solidità
della fede del nuovo papa darà un apporto fondamentale al dialogo con le
altre confessioni cristiane e con le religioni non cristiane, in
particolare ebraismo e islam. Il francescano, esperto giuridico dei
rapporti tra Santa Sede e Stato di Israele, ha aggiunto che “solo
partendo dal possesso di una sicura conoscenza e accettazione della stessa
fede cristiana e cattolica possiamo sperare in un dialogo interreligioso
che dia frutti”. “Il dialogo - spiega - non è possibile e non è
fruttuoso se i partecipanti non hanno una conoscenza, una coscienza e una
concezione chiara e completa della propria fede”.
Per quanto riguarda i negoziati tra Santa
Sede e Israele, in corso da 13 anni, p. Jaeger, vicino ai tavoli delle
trattative, si dice ottimista: “Giovanni Paolo II non ha avuto la
possibilità di vedere il compimento di questa sua grandissima iniziativa,
mi auguro però che tra non molto lo possa fare Benedetto XVI”. Già
anni fa la stampa aveva rivelato che il card. Ratzinger aveva fatto parte
del ristretto comitato di cardinali con i quali Giovanni Paolo II si
sarebbe consultato prima di decidere la firma dell’Accordo fondamentale
con lo Stato di Israele, nel 1993. “Per questo sono fiducioso: il papa
Benedetto XVI entra nell’esercizio delle funzioni già informato dei
problemi e degli argomenti principali dei rapporti con Israele, che spero
siano uno degli argomenti, che lui e la sua curia seguiranno con
attenzione”.
Proprio in questi giorni sono in corso
ulteriori negoziati tra Vaticano e Israele.
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[Fonte:- AsiaNews 20 aprile 2005]