Rappresentanti di varie religioni hanno
partecipato al concerto tenutosi nella parrocchia del Sacro Cuore promosso
dall’ambasciatore di Israele in Uzbekistan
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In Uzbekistan è
stato celebrato con un evento musicale ed ecumenico il 40°
anniversario del documento “Nostra aetate” sui rapporti della
Chiesa cattolica con le religioni non cristiane. Il concerto si è
tenuto nella parrocchia del Sacro cuore, nella capitale Tashkent per
iniziativa dell’ambasciatore di Israele in Uzbekistan, Emmanuel
Mehl. |
L’orchestra da camera “Singing strings” ha eseguito
composizioni europee e musica tradizionale giudaica. Oltre ai cattolici e
ai rappresentanti della comunità ebrea erano presenti membri di altre
religioni e di altre confessioni cristiane.
Il vescovo Jerzy Maculewicz ha ringraziato "Dio che mi ha
dato l’opportunità di celebrare i 40 anni della Nostra aetate con i
rappresentanti di altre religioni e altre confessioni cristiane. Questo
documento, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti, è molto
importante per la Chiesa cattolica in Uzbekistan, da sempre al servizio di
tutta la popolazione che è per la maggior parte di religione
musulmana”. Ha poi espresso tutta la sua gratitudine per Mehl, che ha
dato vita a questo evento, e ha riconosciuto che l’ambasciatore di
Israele ha capito tutti i passi in avanti che la Chiesa fa verso il popolo
di Israele. “Entro alcuni giorni sarà tenuto in questa chiesa il
festival internazionale di musica sinfonica, un concerto che include anche
musica dell’ Uzbekistan”, ha dichiarato il vescovo, e ha sottolineato
come la chiesa cattolica di Tashkent sarà a disposizione per concerti
musicali di popoli differenti. “Come vari strumento musicali si uniscono
in un unico suono armonico – ha concluso il vescovo - io vorrei che Dio
aiutasse i popoli di differenti religioni e culture ad unirsi in
un’unica orchestra nella quale noi, attraverso le nostre vite, possiamo
comporre armonie e suonare la miglior musica possibile” ha concluso il
vescovo.
“È un grande onore per me essere qui, nella chiesa cattolica, con il
vescovo Maculewicz” ha dichiarato Mehl. Ha poi parlato dell’importanza
del dialogo interreligioso, e ha detto che “questo dialogo è
necessario per superare il passato e costruire un futuro migliore. “Il
dialogo è necessario oggi non solo tra ebrei e cristiani, ma anche con il
mondo islamico. L’Uzbekistan è il posto giusto per portare avanti
questo dialogo, perché è uno stato islamico moderato, dove i fanatici
sono allontanati. Dobbiamo lavorare per costruire un dialogo. È la nostra
responsabilità nei confronti dei nostri figli, e il nostro dovere verso
Dio”. “Io, diplomatico ebreo che rappresenta Israele, sono in piedi
qui in chiesa, vicino al vescovo. Questo non sarebbe potuto accadere senza
quella dichiarazione. Dobbiamo continuare il dialogo che è iniziato 40
anni fa per la prossima generazione, per alimentare le speranze di pace e
comprensione fra i popoli”.
Dopo il concerto l’ambasciatore israeliano ha dichiarato che
“essere oggi a questo concerto e ascoltare questa musica eccellente mi
ha reso felice”, e ha detto che questo evento è il primo in Uzbekistan
portato avanti da cattolici ed ebrei in cooperazione. Ha infine
ringraziato il vescovo per aver accettato la proposta.
In Uzbekistan sono 5 le parrocchie cattoliche: Tashkent, Buchara,
Ferghana, Samarcanda e Urgench. Su una popolazione di 26,9 milioni di
persone, l’88% sono musulmani, il 9% Ortodossi e il rimanente 3% di
altre religioni.
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[Fonte: AsiaNews 29 ottobre 2005]