Intervenendo al simposio
promosso a Castel Gandolfo dal movimento dei Focolari il cardinale
Kasper ha definito prioritarie ricerca teologica, conoscenza e
collaborazione
Non scontro tra civiltà ma «composizione
armoniosa delle differenze», in cui si fa «presente» la «inesauribile
infinita ricchezza di Dio, ma anche maggiore impegno per dialogare e
conoscersi di più».
È il messaggio che arriva dal primo Simposio
internazionale ebraico-cristiano, promosso dal Movimento dei
Focolari, iniziato lunedì e che termina domani, riunendo cento
esponenti delle diverse religioni al centro Mariapoli, sul tema «Amore
di Dio amore del prossimo, nelle tradizioni ebraica e cristiana».
Nel suo intervento, ieri mattina, il cardinale Kasper, presidente
del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani, ha definito «sorprendenti»
gli sviluppi del dialogo ebraico-cristiano. Dopo aver ripercorso i
gesti Giovanni Paolo II, ha ricordato come subito dopo la sua
elezione Benedetto XVI abbia voluto assicurare la continuità. «Papa
Ratzinger - ha detto Kasper - lo conosco da più di 40 anni. Ha
scritto molti saggi sul rapporto tra ebraismo e cristianesimo. Ha
dato importanti contributi teologici. Questo dialogo gli sta molto a
cuore».
Per il futuro Kasper ha indicato tre sfide: «Dobbiamo fare
tutto il possibile per conoscerci», approfondire la ricerca
teologica reciproca ed anche la «collaborazione». Sul fronte delle
povertà, dei valori della vita, della famiglia, per trasmettere il
Concilio alle nuove generazioni.
Il convegno era iniziato lunedì con un saluto inviato da Chiara
Lubich. La fondatrice del Movimento ha portato la sua esperienza
personale. «Vi assicuro - ha detto - che sembra che lo Spirito di
Dio aleggi sopra questi incontri, quanto più in questo tra ebrei e
cristiani!». Da parte sua, Zanghi - co-direttore del Centro per il
dialogo - ha osservato che il «tono» del simposio è nella «apertura
di ciascuno all'altro in un ascolto che conduce la conoscenza nel
grembo dell'amore». Di quell'amore tra noi in cui «si apre il
compimento delle promesse di pace dei profeti».
Da parte ebraica Ibraham Skorka, rettore del Seminario rabbinico
latino-americano di Buenos Aires ha approfondito il «concetto
dell'Uomo», mentre «la presenza e il silenzio di Dio» sono stati
al centro della relazione di Jack Bemporad, direttore del Centro per
la comprensione interreligiosa di New York, e del biblista Gerard
Rossé. Tra i relatori da parte cattolica ci sono tra gli altri i
teologi Piero Coda e Jesús Castellano.
Il dialogo del movimento dei
Focolari con il mondo ebraico è cominciato diversi decenni fa. Di
particolare rilievo l'incontro avvenuto nel 1998 a Buenos Aires, tra
Chiara Lubich ed una delle comunità ebraiche più numerose
dell'America latina. Stamani, i partecipanti parteciperanno
all'udienza generale in piazza San Pietro. Domani la chiusura dei
lavori.